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Ostia, lavori alla ditta già indagata: primo atto della minisindaca Di Pillo

Affidato senza gara in somma urgenza il dragaggio del Canale dei Pescatori
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Di che cosa stiamo parlando
Ad Angelo Salzano, imprenditore arrestato nel 2013 nella maxi inchiesta che portò a galla la commistione nel X Municipio tra mafia e pubblica amministrazione, il 12 dicembre scorso la giunta grillina guidata dalla neo presidente Giuliana Di Pillo, ha affidato in somma urgenza lavori per il dragaggio del Canale dei Pescatori. Condannato in primo grado a 8 mesi per truffa e falso in atto pubblico oggi la Sama srl di Salzano percepisce ancora dal X Municipio soldi pubblici
Un appalto in somma urgenza e l’assegnazione dei lavori a un imprenditore, Angelo Salzano, condannato in primo grado per truffa e falso in atto pubblico in concorso con l’allora direttore dell’ufficio tecnico di Ostia Aldo Papalini. L’uomo a cui la giunta grillina il 12 dicembre scorso ha assegnato i lavori è lo stesso che finì nella maxi inchiesta che scoperchiò il malaffare di Ostia e la commistione tra pubblica amministrazione e mafia.
Così, in barba alla trasparenza, alla regola di ferro a 5Stelle delle gare pubbliche e del contrasto a imprenditori collusi col malaffare (così è per i giudici dell’ottava sezione penale), il primo provvedimento della giunta guidata da Giuliana Di Pillo è stato affidare lavori pubblici alla stessa ditta finita nella bufera giudiziaria che, in un colpo solo, portò in carcere per corruzione con l’aggravante del metodo mafioso, poi confermato in primo grado, Armando Spada, l’ex leader di CasaPound Ferdinando Colloca, il numero uno del municipio Aldo Papalini, l’ex maresciallo della Marina Cosimo Appeso e gli imprenditori Antonio Amore e Angelo Salzano (quest’ultimo fu l’unico a non avere contestato l’articolo 7).
Per capire ancora meglio: i lavori assegnati dalla Sama di Salzano in somma urgenza due settimane fa, sono gli stessi per cui nel dicembre del 2013 fu arrestato. Il dragaggio del canale dei Pescatori appunto, ieri come oggi. Gli interventi sono stati affidati un mese e mezzo alla ditta appaltatrice Zoldan che ha vinto un regolare bando di gara per la manutenzione triennale. Ma, il 12 dicembre la neoeletta grillina Di Pillo con una somma urgenza ha affiancato alla Zoldan, la Sama di Salzano. L’importo, come ha scoperto la capogruppo municipale di Fratelli d’Italia Monica Picca con un accesso agli atti, è minimo. Ma la sostanza è tutto.
Perché a chi professa di voler cambiare passo e assicura di chiudere le porte a dinamiche in odor di malaffare una scelta simile non si perdona. “Valutata l’urgenza dell’intervento per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità – si legge nel documento del Municipio X – si autorizza codesta impresa a intervenire nella giornata del 12 dicembre dalle 17.30 in poi e qualora se ne ravvisasse il bisogno nelle giornate successive, in concomitanza dell’impresa Zoldan”.
L’ordinanza del 2013 con cui Salzano finì alla sbarra racconta questo: l’imprenditore “con un falso atto” redatto insieme a Papalini “riceve l’appalto per il dragaggio della Foce del Canale dei Pescatori in cui si affermava, contrariamente al vero, “a seguito di un ribasso d’asta del 12.8″ quando invece i lavori erano già stati affidati direttamente senza svolgere alcuna gara” . E ancora, nel capo d’imputazione: “Con artifizi consistenti nel simulare l’inquinamento dei fondali della foce del Canale dei Pescatori, ponevano (Salzano e Papalini, ndr) in essere atti idonei a giustificare con le procedure di somma urgenza un appalto di rilevante importo al fine di procurarsi l’ingiusto profitto del pagamento di un’attività in realtà inesistente”.
Istantaneo,

una volta acquisite la carte, l’attacco di Picca, ex candidata a Ostia per il centrodestra: “In campagna elettorale i grillini hanno sbandierato che avrebbero fatto gare pubbliche, ma alla prima occasione hanno dimostrato incapacità e dilettantismo. Di Pillo, come Raggi, predica bene ma razzola male: la neo gestione grillina fa lavorare ditte in qualche modo collegate a scandali che hanno già distrutto il nostro territorio”.

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