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Il Comune di Bologna vende azioni Hera tra i fischi

Contestata in Consiglio la decisione di Merola: “Risorse per giovani coppie e famiglie”


BOLOGNA Il Consiglio comunale di Bologna approva tra i fischi la delibera per la cessione di una parte delle azioni di Hera non soggette al patto di sindacato. Al momento del voto e’ scattata la protesta dei sindacati, apertamente contrari alla scelta fatta dal Comune per finanziare interventi nel campo del welfare. “Vergogna”, “la Cgil dice no”, scandiscono i rappresentanti dei lavoratori che ieri hanno incontrato l’assessore al Bilancio, Davide Conte.
Un faccia a faccia interrotto dalla decisa accelerazione data alla discussione dal sindaco Virginio Merola, che ha tirato dritto difendendo in aula la decisione di cedere una parte (non precisata in delibera, ma quantificata nelle scorse settimane in tre milioni all’anno) delle azioni libere della multiutility. Operazione che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe liberare circa 3,5 milioni all’anno da utilizzare per azioni a favore della casa, delle giovani coppie e delle famiglie numerose, come ribadisce anche un ordine del giorno del Pd approvato assieme alla delibera.
“Un provvedimento senza logica”, boccia il capofruppo di Forza Italia, Marco Lisei, annunciando la non partecipazione al voto degli azzurri. “La presentazione dell’odg dei democratici (che vincola i soldi alle spese annunciate, ndr) e’ la prova che nemmeno il Pd si fida della giunta e del sindaco”, attacca l’altro forzista, Francesco Sassone. Hanno espresso voto contrario i 5 stelle, la Lega, Insieme per Bologna, Coalizione civica e Addolorata Palumbo del gruppo misto. Pd compatto a difesa della delibera. “Il sindaco e’ stato chiaro. C’e’ piena sintonia tra la giunta, il sindaco e il gruppo consiliare”, assicura il capogruppo del Pd, Claudio Mazzanti.

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