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Torino: mancano i fondi, a secco le auto blindate dei magistrati

Il rifornitore Q8 blocca le tessere convenzionate per un ritardo nei rimborsi. Interviene il procuratore Saluzzo


Sono rimaste praticamente a “secco” le auto blindate della procura di Torino. Il gestore Q8 ha infatti deciso di non erogare più benzina alle vetture dei magistrati che si muovono sotto scorta, bloccando le tessere carburante convenzionate a causa di un ritardo nei pagamenti. La colpa sembra essere la mancanza di fondi, ovvero un problema di accreditamento tra ministero e Procura generale, che rischia così di ripercuotersi sulla circolazione dei magistrati che, per lavoro, si devono anche spostare fuori città. Il procuratore generale Francesco Saluzzo si sarebbe già attivato per risolvere la situazione.

Non è la prima volta che il gestore Q8 nega il rifornimento a vetture istituzionali. Un anno fa ben 300 auto dell’Asl che garantiscono i servizi domiciliari, il trasporto di provette o l’assistenza ai malati psichiatrici, erano rimaste ferme  per una decina di giorni proprio perché non erano state pagate le fatture, e le tessere carburante non venivano dunque più accettate.

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