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"Scopro che Eddy, Tobia e io non esistiamo, è l'inizio di un nuovo Medioevo". Lo sconforto di Vendola

CRISTIANO MINICHIELLO / AGF

Nichi Vendola: “Il governo del cambiamento? È pieno di uomini della Casta. La sinistra impari dalla psicanalisi: non si rimuovono le ragioni di una sconfitta”

Beh, svegliarsi il primo giorno della nuova Era grillino-leghista e scoprire che per il “governo del cambiamento” io, il mio compagno e nostro figlio, come migliaia di altre famiglie arcobaleno non esistiamo, mi fa comprendere la direzione della svolta annunciata: benvenuti nel nuovo Medioevo”. Lo afferma Nichi Vendola di Liberi e Uguali in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno.

“Mi pare – afferma l’ex governatore della Puglia – che con concetti confusi il ministro Fontana stia cercando di mettere in discussione la laicità dello Stato. E poi le frasi sulla globalizzazione sono parole in libertà, retorica da bancarella. Se poi si usa il tema delle nascite a quello dell’aborto, se si usa questo argomento per colpire la legge 194, allora dovranno mettere in conto la reazione delle donne del nostro Paese”.

Secondo Vendola, “il Sud sarà la principale vittima delle scelte” del nuovo governo:

“Penso che il Sud sarà la principale vittima delle scelte di un governo nato per garantire detassazione ai ricchi ed elemosine ai poveri. Se intendono cercare le risorse per il loro contratto nel salvadanaio delle politiche di coesione, allora per i meridionali sarà una rapina. Se poi troveranno una classe dirigente allegra e saltellante come quella di Emiliano, il gioco gli verrà facile.”

Prosegue Vendola:

“Questa crescente puzza di anni ’30 sarà per gli elettori motivo di ripensamento. Ma la nuova stagione politica e di governo nasce dalla pancia delle politiche di destra fatte dai governi del Pd, se Salvini e Di Maio sono al potere è tutta colpa di Renzi”. “In questo esecutivo c’è qualche persona perbene e molti ministri da film horror. La cosa buffa è che ci sono tanti esemplari di razza della Casta e dei vecchi regimi. Come se la Rivoluzione Francese l’avesse guidata Maria Antonietta o la Rivoluzione Russa l’avesse fatta Rasputin. Ma forse questa è l’epoca dei paradossi”.

Dall’esponente di LeU anche una raccomandazione alla sinistra:

“Ora è il momento per la sinistra di imparare dalla psicanalisi: non nasce nulla di nuovo se si procede con la rimozione delle ragioni della propria sconfitta. Occorre ritrovare la bussola della radicalità per riprendere la navigazione”.

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