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Nuovo caso di corruzione nell’ambito della sanità romana, due arresti

Nuovo caso di corruzione nell’ambito della sanità romana, due arresti

Sono finiti ai domiciliari un imprenditore di una nota catena di laboratori della Capitale e un ex dipendente dell’Asl
LAPRESSE

Foto d’archivio

Ancora un caso di corruzione nell’ambito Sanità romana. Questa mattina i Carabinieri Nas di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Corrado Fasanelli, hanno arrestato e posto ai domiciliari un imprenditore di una nota catena di laboratori della Capitale e un ex dipendente dell’Asl. Il dipendente infedele mediante pagamento cercava di favorire il laboratorio di analisi specializzato nel rilascio delle patenti.

L’indagine prende spunto da quella che nel marzo scorso aveva visto finire in manette 9 persone tra cui due dirigenti, 6 dipendenti di un’Asl di Roma e un gestore di un laboratorio di analisi. Nell’ambito della stessa inchiesta sono state indagate altre dieci persone tra dirigenti e pubblici ufficiali, imprenditori privati e altre persone ritenute coinvolte in una ramificata rete di reciproche facilitazioni affaristiche finalizzate alla realizzazione di profitti e vantaggi personali, perpetrate mediante traffici di influenze e la redazione di false attestazioni.
Sono finiti in carcere due pubblici ufficiali e un privato, gli altri 6 ai domiciliari. L’inchiesta complessiva vede coinvolti anche diversi nomi noti tra cui il senatore Angelucci accusato dai pm romani di traffico di influenze illecite e l’ex magistrato della Cassazione Franco Amedeo accusato di corruzione.   Agli arresti ai domiciliari – su provvedimento del gip Gavoni – sono finiti Francesco Bergamo (colui che materialmente portava i soldi a Ferraresi già coinvolto nel primo filone di indagine) e Marco Sperone – nome noto nell’ambito dei laboratori di analisi romani – amministratore delegato dell’USI (che ha cliniche in tutta Roma). Il denaro pattuito per la corruzione è pari a 1000 euro al mese.
Per gli altri filoni d’inchiesta dei cinque coinvolti: tre sono a processo con rito abbreviato e per due la procura di Roma ha chiesto l’immediato.

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