Cartelli sbagliati e rifiuti nelle strade, il benvenuto di Bari vecchia ai turisti
Parcheggi selvaggi in piazza Odegitria e tanti scooter nelle aree pedonali. E spazzatura ovunque: ecco perchè il centro storico non se la passa bene
Non serve rincorrere il Bianconiglio per accedere al Paese delle meraviglie. Basta seguire le indicazioni riportate nei cartelli turistici appena posizionati vicino alla cattedrale di Bari. La segnaletica è chiara: “Wonderland Arch”. L’arco dei Meravigli – la leggenda popolare racconta che fu costruito in una sola notte per consentire l’incontro di due innamorati, i Romeo e Giuletta pugliesi, e per questo detto “della meraviglia”, anche se il nome deriva dalla famiglia milanese Meravigli che vi abitava – è diventato nella traduzione inglese, evidentemente improvvisata eppure stampata sulla cartellonistica, “l’arco del Paese delle meraviglie”.
La dicitura più corretta (ed è quella riportata nella targa sotto l’arco) sarebbe “Wonder Arch”, senza quel “land” di troppo. “Ah, non è un’attrazione legata ad Alice?”, chiede una turista straniera. No, Lewis Carrol non è mai approdato a Bari vecchia. Il pannello con le indicazioni installate nel centro storico riporta anche la via per la Curia: un minuto a piedi.
È vero, ci sono i cartelli piazzati agli ingressi, ma qualcuno che viene tratto in inganno dagli schermi malfunzionanti c’è sempre e la multa è assicurata. Quello di auto e moto che girano per il borgo antico, incuranti dei divieti, purtroppo non è l’unico spettacolo di inciviltà a cui devono assistere i turisti e i croceristi, tanti, che in questi giorni popolano il centro storico della città.