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A Bari #oggiraccolgoio: domenica 21 ottobre si pulisce insieme il molo San Nicola con Legambiente e Repubblica

Volontari anche nel vicino giardino De Andrè: tutti insieme per ‘sporcarsi le mani’ raccogliendo i rifiuti portati dal mare o che rischiano di finirci dentro. Il direttore Calabresi: “Vogliamo passare dalla teoria alla pratica”


Buste, pinze e sacchetti saranno messi a disposizione dall’Amiu. Tra i testimonial della campagna c’è il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ricorda come “per vincere la battaglia contro l’inciviltà serve una rivoluzione culturale”. Domani, domenica 21 ottobre, #oggiraccolgoio arriva nel cuore della città, in uno dei luoghi simbolo più amato e fotografato dai turisti: il molo San Nicola e il vicino giardino intitolato a Fabrizio De Andrè.

La campagna lanciata da Repubblica e Legambiente invita i giornalisti in prima fila a “sporcarsi le mani” insieme ai lettori. “Vogliamo passare dalla teoria alla pratica, e dare ai nostri lettori la possibilità di agire”, sono le parole del direttore di Repubblica, Mario Calabresi. Con l’hashtag #oggiraccolgoio, Repubblica e Legambiente hanno già incontrato le scuole e ora puntano all’obiettivo di sensibilizzare non solo i pescatori, ma anche gli utenti che la domenica mattina si muovono tra i bancali del molo San Nicola, non sempre ripulendo da bottiglie di plastica e vetro.

Quello che non viene raccolto finisce in mare. Ed è complicatissimo da recuperare, come confermano le associazioni di subacquei che hanno aderito all’iniziativa. “Sul fondale del molo San Nicola c’è un tappeto di bottiglie di vetro rotte, che rendono pericolosissima l’immersione -spiega Domenico Conte, istruttore subacqueo di Bari Scuba – Noi però parteciperemo con il nostro gommone, perché nessuno meglio di un subacqueo ha la percezione della violenza a cui è sottoposto il mondo sott’acqua”.

Domenica 21 ottobre volontari e giornalisti si armeranno di guanti, retine e sacchetti. La partecipazione è libera, basta iscriversi al sito www.oggiraccolgoio.it. Senza una seria inversione di rotta, ogni azione rischia di essere una goccia nell’oceano, se è vero che ogni anno 15 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare: in termini di peso, è come buttare in acqua un milione di tir.

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