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Scontro tra treno e Tir nel Torinese: 2 morti e 23 feriti, tre gravi: indagato il camionista per disastro ferroviario

L’autista dice all’avvocato: “Io non decido il percorso, mi guidano in cuffia”. Operata la capotreno, la più grave dei feriti. Autobus sostitutivi sulla linea fino a sabato

Due vittime, il macchinista Roberto Madau, 61 anni e uno degli uomini del servizio scorta del tir, Stefan Aurelian, 54 anni, di origine romena. I feriti sono 23, di cui due gravi. Le condizioni più serie sono quelle di Morena Gauna, 34 anni, capotreno È stata operata nella notte per una frattura al bacino e un trauma facciale.  È ancora sedata. I medici sperano di risvegliarla i al più presto
Un’altra ferita, Manuela Amà, 43 anni, ha una frattura a una gamba che verrà operata in giornata. Tutti sono ricoverati al Cto nel reparto diretto da Maurizio Berardino. Già dimesso invece Marco Imperato, 19 anni, studente di Ivrea, le cui condizioni in un primo tempo sembravano gravi.
È il bilancio dell’incidente ferroviario Il disastro ferroviario per tutta la notte ha tenuto impegnati i soccorritori e gli investigatori che fin dai primi istanti si sono messi in moto per accertare la dinamica dell’incidente e le responsabilità nell’accaduto. C’è infatti un elemento che hanno da subito riferito alcuni testimoni ed è il fatto che “siano passati pochissimi secondi, tre o quattro, da quando si è accesa la luce rossa dello stop e la campana ha cominciato a suonare, a quando le sbarre si sono abbassate”, ha spiegato uno degli autisti che componevano la carovana partita dalla Repubblica Ceca e diretta a una ditta di catrame di Foglizzo, dove avrebbe dovuto scaricare i due grandi container che al loro interno contengono giganteschi imbuti per travasare la sabbia e la ghiaia sui camion. “Mi sono messo ad urlare alla radio perché l’autista facesse retromarcia ma è arrivato il treno”, ha raccontato un collega.  di ieri sera a Caluso, in località Arè, dove un tir di un trasporto eccezionale è rimasto bloccato sui binari ed è stato travolto da un treno regionale diretto a Ivrea. Indagato per disastro ferroviario l’autista del mezzo pesante, Darius Zujis, lituano di 39 anni. L’uomo sarebbe risultato negativo all’alcoltest. Doveva essere sentito alle 13 dagli inquirenti ma
il suo interrogatorio è iniziato due ore dopo perchè ha avuto un lieve malore . Gli uomini della Polstrada lo hanno accompagnato a mangiare qualcosa prima di accompagnarlo in procura a Ivrea che gli ha nominato un avvocato d’ufficio, Marco Morelli, e ha chiamato un interprete per cercare di ricostruire dalle sue dichiarazioni la dinamica dell’incidente. Pima di parlare con gli inquirenti , Zujis ha spiegato all’avvocato “Io non decido nulla faccio quello che mi dicono in cuffia. Sono le auto della scorta che mi guidano durante le manovre e mi indicano il percorso”.L’interrogatorio è durato un paio d’ore: “Darius Zujis ha risposto a tutte le domande nella massima collaborazione – ha dichiarato il suo avvocato Marco Morelli – adesso la situazione è decisamente più chiara. Si dovranno fare altri accertamenti”. Zujis ha raccontato la sua giornata da quando è partito fino al momento dell’incidente. Quando è arrivato il treno che lo ha travolto lui si trovava a bordo della motrice e due persone della scorta erano a terra che cercavano di dargli istruzioni per attraversare i binari.
La linea ferroviaria fra Torino e Ivrea è stata interrotta per tutta la mattinata per favorire la rimozione della carrozze coinvolte nell’incidente. Alle 13,40 è ripresa luna parziale  circolazione dei treni.  Per garantire gli spostamenti ai pendolari della linea Chivasso – Aosta, Trenitalia, ha  garantito i collegamenti con autobus sostitutivi. Si viaggerà in autobus tra Chivasso e Ivrea ancora almeno fino a sabato Trenitalia fa sapere che il servizio sostitutivo con gli autobus proseguirà ancora per 48 ore, in attesa di avere un quadro e un calendario preciso dei lavori necessari per ripristinare i binari e l’attraversamento della statale 26, travolto durante l’impatto tra il treno e il tir. Intanto sono iniziate le attività di rimozione delle carrozze del treno regionale deragliato la notte scorsa.
ue tir e sei vetture di scorta componevano il convoglio che procedeva a velocità minima. Il primo camion non ha fatto in tempo a uscire dai binari che si è visto il treno arrivare inesorabile in lontananza. L’urto è stato di una violenza impressionante.
Il regionale 10027 era l’ultimo della sera per Ivrea, a bordo c’erano circa 40 passeggeri. Nell’incidente la locomotiva e altri due vagoni sono deragliati e usciti dai binari. Nello schianto è morto Roberto Madau, 61 anni, di Ivrea. Era il macchinista del treno. È stato sbalzato fuori dal posto di guida ed è finito nel cortile di una ditta. I primi soccorritori lo hanno trovato già morto. La seconda vittima è uno degli uomini del servizio scorta del tir, Stefan Aurelian, 54 anni, di origine romena, residente a Busto Arsizio. Mentre un collega bloccava la strada a un chilometro di distanza, poiché il trasporto eccezionale deve poter occupare tutte le corsie di cui ha bisogno, un altro addetto era sceso dal furgoncino per dare indicazioni da vicino al camionista e aiutarlo a superare il passaggio a livello, che è uno dei punti critici del percorso. Nell’incidente ha riportato ferite gravissime ed è morto non appena arrivato al Cto di Torino.

Caluso, treno deraglia dopo scontro con un tir: le carrozze piegate dopo l’impatto

L’autista del camion coinvolto invece è illeso ed è stato ascoltato a lungo dagli agenti della polizia ferroviaria: la motrice è rimasta intatta, mentre il treno ha travolto il rimorchio.
Decine di squadre dei vigili del fuoco sono arrivate a Caluso per liberare i feriti. Alcuni sono gravi e tra questi anche la capotreno, rimasta bloccata sotto una porta del primo vagone. “Io ho visto solo il suo braccio quando il treno ha smesso di capovolgersi. Era coperta dalla porta e chiedeva aiuto. Diceva che si sentiva soffocare”, racconta Paolo Malgioglio, 23 anni, di Aosta. Era sul primo vagone del regionale. “È successo tutto in un attimo. Stavo ascoltando la musica e subito dopo mi sono ritrovato a sperare che finisse tutto in fretta”.
Erano le 23.20 quando il campanello d’allarme del passaggio a livello ha iniziato a suonare. Non smetterà più fino a tarda notte. Intanto sul posto arrivavano altri vigili del fuoco, i carabinieri con il comandante provinciale Emanuele De Santis e il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando che ha voluto ascoltare di persona alcuni dei testimoni e che ha affidato alle scatole nere la soluzione della sciagura sebbene, a caldo, ha considerato come più probabile l’ipotesi di un tentativo “di forzare il passaggio”.
Decine di ambulanze e volontari di Croce Rossa e Croce Verde hanno lavorato fino a tarda notte per smistare i feriti. La maggior parte viene trasportata nei pronto soccorso di Ivrea e Chivasso. I tre più gravi arrivano in elicottero al Cto, tra loro c’era anche il manovratore del servizio scorte che muore poco dopo il suo arrivo. Al Cto è finita anche la capotreno, era vigile e cosciente ma con un grave trauma cranico. Ma nella notte le sue condizioni sono peggiorate e stamattina si è deciso di operarla: ha la frattura del bacino.

Caluso, treno deraglia dopo scontro con un tir: il racconto del testimone

L’area del disastro ferroviario è stata messa sotto sequestro. Le ferrovie con un comunicato parlano di un tir “che dopo aver sfondato le barriere di un passaggio a livello tra Rodallo e Caluso è rimasto fermo sulla sede ferroviaria”. Gli investigatori stanno cercando di capire che cosa sia accaduto. Se è vero che la carovana del trasporto è passata con il semaforo verde, come dice il camionista, rimasto illeso, perché il passaggio a livello si è chiuso anche se c’era un tir da diverse tonnellate fermo sui binari? “Il macchinista del treno ha provato a frenare, abbiamo sentito il treno fischiare”, dice un’altra passeggera. Ma l’ultimo disperato tentativo dell’uomo non è bastato per salvargli la vita. “Pensavo fossero morti tutti”, dice un altro viaggiatore che stava tornando ad Aosta dopo una serata a Torino.
Racconta un passeggero illeso: “Faccio il camionista da anni e non ho mai visto niente del genere. Ero sul treno ed è stato come se ci fosse stato il terremoto all’improvviso”.
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