Saviano incontra i lettori: «Molti mi hanno chiesto di scrivere un libro sulla criminalità a Latina»

Imponente il sistema di sicurezza a tutela di Saviano, che vive sotto scorta dal 2006 in seguito alle minacce di morte da parte del clan dei Casalesi. Oltre alla scorta personale dello scrittore erano presenti uomini di polizia e carabinieri, ma anche il personale della sicurezza privata della Feltrinelli. Ogni persona è stata controllata all’ingresso con un metal detector e tutta l’area circostante è stata sottoposta ad accurate verifiche prima dell’arrivo di Saviano.
Lo scrittore è arrivato alle 16,39 sfrecciando da via Carducci con la scorta al seguito. E’ entrato rapidamente dall’ingresso posteriore della Feltrinelli evitando la folla che si era accalcata all’entrata su via Diaz. Poi ha iniziato a ricevere i lettori, uno per uno, scambiando qualche battuta per poi firmare la copia del libro e scattare una fotografia ricordo.
Dopo circa un’ora lo abbiamo incontrato. «Sono davvero sorpreso di tanta partecipazione a Latina – ha commentato lo scrittore – siamo andati ben oltre eventi simili organizzati altrove».
Cosa dicono i lettori di Latina a Roberto Saviano? «Una donna di Napoli – risponde – mi ha detto di non aver mai conosciuto la camorra a Napoli, ma di averla incontrata a Latina. Più di qualcuno, inoltre, mi ha chiesto di scrivere un libro sulla criminalità in questa zona, dicendo che c’è davvero tanto materiale».
Già, specialmente negli ultimi anni Latina e la sua provincia hanno fatto parlare di sé in diverse occasioni rispetto alla presenza della criminalità organizzata. Non solo infiltrazioni nell’area del Sud Pontino ma anche clan organizzati e autoctoni che operano in altre zone, a cominciare dal capoluogo.
Saviano ha seguito le recenti vicende pontine? Lui risponde con il sorriso amaro di chi sa bene di cosa parliamo. E smorza con una battuta: «Eh sì, ho seguito… E’ un bel casino».