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Boschi: «Martina? Guida il Pd perché era il vicesegretario»

Sta accusando Salvini per questa recrudescenza di razzismo?
«Non voglio dire che è colpa di Salvini. Però la sua retorica e la campagna elettorale permanente che sta portando avanti non aiutano a creare un clima più sereno nel Paese. È chiaro che se il ministro dell’Interno usa quei toni, qualsiasi cittadino si sente legittimato a usare certe parole d’ordine e poi accade che qualcuno vada oltre. Non si può fare finta di nulla. Ora il primo a essere considerato diverso è chi ha un colore della pelle differente, dopo potrà diventare un bersaglio anche chi ha un determinato orientamento sessuale».

Però Lega e 5 Stelle aumentano i loro consensi.
«Sono in luna di miele con il Paese. Succede sempre all’inizio di un’esperienza di governo, però sono fasi che si esauriscono. Quando si arriverà a discutere di legge di bilancio agli italiani interesserà sapere se pagano le stesse tasse e se avranno il reddito di cittadinanza. E la luna di miele finirà».

A meno che il governo non faccia ciò che ha promesso.
«Non sarà così. È paradossale che oggi in Commissione bilancio Forza Italia abbia presentato lo stesso testo sul reddito di cittadinanza presentato la legislatura scorsa dai grillini e che la sottosegretaria Castelli, dei 5 Stelle, abbia dato parere negativo perché privo di coperture».

Salvini, però, sembra ottenere quel che vuole.
«Salvini si sta facendo bello con i dati di Minniti. Ed è bravissimo a creare una distrazione collettiva: prende in ostaggio una nave con le persone a bordo, mettendole a rischio, ma intanto nel resto dei porti le barche continuano ad arrivare».

Lei critica il governo anche per la scarsa attenzione al tema del femminicidio.
«Già, non se ne parla più, ma questo purtroppo non vuol dire che non ci siano più fenomeni di violenza nei confronti delle donne. Credo che sia importante tenere sempre accesi i riflettori».

A proposito di donne, in questo governo sono poche.
«Solo cinque su diciassette ministri, di cui tre senza portafoglio. E ai vertici delle partecipate, che sia la Rai o altro, niente donne».

Anche il Pd ai vertici ha solo maschi. Una segretaria donna è impossibile?
«Vedremo. Mai dire mai. Ma da noi non c’è un’investitura divina come nei 5 stelle, da noi scelgono gli elettori».

Chissà quando sceglieranno…
«Noi un congresso lo dobbiamo fare sul serio. Martina guida il partito perché era il vicesegretario, l’assemblea ha fatto una scelta però abbiamo bisogno del congresso il prima possibile. Non perché sia la soluzione di tutti i nostri problemi, però è l’unico modo per rilanciare il Pd e soprattutto per chiarire quale è visione del partito. E una volta che si sceglieranno la linea e i leader dovranno finire tutte le divisioni. È l’unico modo per essere credibili. Perché noi l’opposizione non la dobbiamo fare a Renzi e Gentiloni ma a Di Maio e Salvini».

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