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Torino: i prof in sciopero contro la preside: "Non rispetta il nostro lavoro"

All’istituto Regina Margherita. Il ministero manda un’ispezione

Un’intera scuola in sciopero contro la sua preside. Come se il dirigente scolastico fosse il padrone e i professori e il resto del personale invece i lavoratori di una fabbrica dei primi del Novecento. Succede a Torino, all’istituto Regina Margherita dove il rapporto, incrinato da tempo tra la dirigente Marianeve Rossi, arrivata solo in settembre, e i docenti, si è definitivamente interrotto: ieri durante l’assembla indetta dai rappresentanti unitari dei sindacati e condivisa dalle organizzazioni Cub, Flc-Cgil, Cisl è stato indetto lo sciopero e un sit in per venerdì 22 dicembre quando i lavoratori del Regina Margherita si troveranno sotto la sede dall’Ufficio scolastico regionale, in corso Vittorio Emanuele per protestare contro la preside.
Il caso era scoppiato già a novembre quando i rappresentanti sindacali avevano denunciato i comportamenti della dirigente, “irrispettosa nei confronti dei colleghi”, che sarebbero stati avvilenti per la professionalità di chi lavora nella scuola. Il malcontento era tale che era stata convocata una grande assemblea proprio a scuola con tutto il personale in stato di agitazione. Uno dei nodi sta anche nelle diverse vedute su come applicare la riforma della “Buona scuola” voluta dall’ex premier Matteo Renzi.
Uno scontro durissimo tanto che i collaboratori della preside si erano dimessi e la maggioranza dei docenti si era schierata con loro. Sul caso l’ufficio scolastico regionale ha avviato una ispezione: “Sono stata io la prima a chiederla” dice la dirigente. Qualche giorno fa il tentativo di conciliazione tra le parti davanti al funzionario della prefettura era fallito: “Sin dall’inizio non ho trovato un clima collaborativo” accusava la preside, ma la goccia che ha fatto scattare lo sciopero è la “denuncia” all’Usr delle rappresentanze sindacali di Cub e Flc Cgil che secondo Rossi avrebbero utilizzato fuori orario e senza autorizzazione l’aula magna per l’assemblea di novembre: “Arrivare a indire uno sciopero contro una preside, fatto rarissimo, domostra come i suoi comportamenti siano ritenuti molto gravi dai lavoratori del Regina Margherita” ragiona Cosimo Scarinzi, coordinatore Cub Scuola. Ora si vedrà se la protesta di venerdì 22 sortirà qualche effetto, ma al momento si resta al muro contro muro.

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