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Spiegato il mistero dell'ufo di Corio, era un'esercitazione dell'Aeronautica con due Tornado

I residenti delle valli torinesi avevano visto una luce e due aerei militari


Non erano dei visionari gli abitanti delle valli di Lanzo che la sera del 6 giugno intorno alle 23 erano stati attirati da un ovale di luce che brillava nel cielo di Corio Canavese e che è sparito quando si sono avvicinati a fortissima velocità due aerei militari, che hanno prodotto un boato assordante sentito a chilometri di distanza.
Ora l’Aeronautica, interpellata dal procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha risposto ammettendo la presenza di due Tornado impegnati in un’esercitazione militare, che per un guasto tecnico hanno provocato un rumore anomalo. Una risposta che va in direzione opposta rispetto a quello inizialmente affermato dall’Esercito, che aveva negato per giorni che dei velivoli militari avessero volato a bassa quota nel Canavese.
Il racconto dei testimoni di quella sera, condiviso sui social network e ripetuto anche ai carabinieri, aveva creato parecchie ironie sull’apparizione di un ufo nel Torinese. Ma proprio il tentativo da parte dell’Aeronautica di negare l’evidenza aveva fatto crescere l’interesse attorno alla vicenda da parte della procura di Ivrea, che ha aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato, per comprendere cosa realmente sia accaduto quella sera nel Canavese. E il caso era arrivato anche in parlamento, al centro di un’interrogazione del Pd.

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