EXITO STYLE

Roma, la lite per il posto auto poi botte e insulti razzisti: “Torna al paese tuo”

La donna nordafricana malmenata da un uomo perché occupava un parcheggio vicino a viale delle Provincie. “Nessuno è intervenuto”


iapiede un suo connazionale più giovane tiene per la maglietta, strappata, un uomo sui 50 anni. Mi avvicino alla donna preoccupata per lei: nessuno, infatti le sta parlando, nessuno si sta interessando a come sta: è in terra e forse ha battuto la testa. Mi avvicino. Chiamo l’ambulanza. Le chiedo come si sente, intanto si avvicinano anche altre persone, tra cui una ragazza che le dice di essere medico e cerca di rassicurarla.

La donna racconta di essere stata aggredita dall’uomo che in quel momento sta litigando col fratello che lo trattiene per la maglietta, forse per impedirgli di andarsene via. Mi racconta che mentre era per strada, improvvisamente, l’uomo le ha tirato uno schiaffo spedendola in terra ” continua Ilaria, ” per poi insultarla: ” Tornatene a casa tua!”. Mi dice anche che, dopo averla buttata per terra, le ha sputato addosso, continuando a offenderla “.

Nel giro di poco arriva l’ambulanza del 118 che porta via la donna. Arrivano anche i carabinieri, che identificano tutti. ” Appena il 50enne vede i militari gli dice: “Meno male che siete arrivati: questo qui mi ha graffiato””, ricorda ancora Ilaria. Secondo i militari, la donna teneva occupato un parcheggio lungo il viale per suo marito che stava per arrivare con l’auto. Il 50enne vede il posto libero e le dice di togliersi; la donna si rifiuta e lui scende dalla vettura. Cominciano a litigare e arriva il fratello della 40enne. La discussione degenera, ci va di mezzo la donna che finisce lunga distesa sull’asfalto.

Intanto Ilaria racconta su Facebook la disavventura: e subito scoppia un putiferio. C’è chi si domanda, come Laura: ” Ma cosa è diventata piazza Bologna? ” . Angela scrive che: ” Per alcuni questo uomo è un eroe, non avete capito che sta diventando l’Italia ” . In molti si domandano come sia possibile che nessuno intervenisse, e Cristina spiega che: “Purtroppo a frenare l’istinto ad aiutare c’è la paura che l’aggressore tiri fuori un coltello o una pistola”

POST A COMMENT