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Regione Lombardia, sì al censimento dei nomadi e chiusura dei campi irregolari

L’assessore regionale De Corato: “Una mappatura contro l’illegalità”, il Pd: “E’ razzista e demoagogico”


Via libera al censimento di “rom, sinti e caminanti” nei campi regolari e chiusura di quelli abusivi: è questo il mandato che, attraverso una mozione, il Consiglio regionale della Lombardia ha dato alla Giunta guidata dal leghista Attilio Fontana.
Il documento, presentato da Silvia Sardone di Forza Italia, è passato a maggioranza con voto segreto (39 Voti a favore, 31 contrari, un astenuto e due non partecipanti al voto) incassando subito l’appoggio dell’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia, convinto che “solamente attraverso una mappatura degli insediamenti rom e sinti presenti in Lombardia è possibile attuare gli interventi più idonei a contrastare le situazioni di illegalità e degrado urbano e a garantire la civile convivenza”
Di mozione “razzista e demagogica, che chiede un censimento su base etnica” parla invece il Pd. “Sia chiaro che noi siamo per superare i campi, ma per farlo occorrono risorse e politiche ad hoc” ha spiegato il consigliere regionale ed ex assessore alla Sicurezza di Milano Carmela Rozza, che in questa direzione aveva presentato un emendamento al testo non accolto. Contrari anche i 5 Stelle. “Siamo favorevoli alla chiusura degli insediamenti irregolari” ma il punto sul censimento “andava meglio approfondito” ha chiarito il capogruppo pentastellato Andrea Fiasconaro, che aveva chiesto il rinvio della mozione in commissione.
Il documento approvato dal Pirellone prevede anche di monitorare la frequenza scolastica obbligatoria dei minori presenti nei campi e di avviare un’indagine per capire l’entità delle risorse economiche impiegate per la gestione dei campi regolari, oltre al contrasto all’accattonaggio. “Abbiamo votato a favore in quanto si tratta di una storica battaglia del Carroccio”, ha sottolineato il leghista Massimiliano Bastoni. “Bene ha fatto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a proporla a livello nazionale”, ha aggiunto.

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