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Rapinatore in trasferta. Preso

Con un amico milanese aveva deciso di andare in trasferta a delinquere, così da ridurre al minimo le possibilità di essere individuato. Invece al cardanese è andata comunque male: lunedì sera si sono presentati a casa sua i carabinieri della stazione di Lomazzo con un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal tribunale di Como il primo giugno. Per il collega milanese il gip lariano ha disposto addirittura il carcere a San Vittore.
Già, ma cosa avrebbero combinato i due?
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, lo scorso 25 marzo – una domenica – si sarebbero recati a Cadorago, un paesino in provincia di Como, per compiere una rapina. Avrebbero, secondo l’accusa, preso di mira la pizzeria Colibrì: entrambi con il volto solo parzialmente nascosto e quindi riconoscibili fecero irruzione armati di coltello e lo puntarono addosso alla cassiera e si fecero consegnare tutto il guadagno della serata, ossia 1600 euro. Poi scapparono facendo in apparenza perdere le proprie tracce.
Ma gli investigatori si sono mossi immediatamente: i militari hanno vagliato e centellinato ogni indizio utile, sentendo i testimoni, guardando ore di filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza collocati in centro a Cadorago e vicino alla pizzeria e hanno messo insieme tutti i dati raccolti. Grazie a questa attività gli inquirenti sono riusciti a individuare la macchina utilizzata per mettere a segno la rapina e a risalire poi a chi era salito a bordo, usando anche la tecnica del riconoscimento fotografico dei testimoni. Tutti gli elementi raccolti hanno permesso alla procura lariana di chiedere e ottenere le due ordinanze di custodia cautelare. Nei prossimi giorni il cardanese e il suo socio verranno interrogati dal giudice.

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