EXITO STYLE

Rapina in villa a Lanciano, la madre del capobanda: “Eʼ stato lui? Deve soffrire”

La donna, avvisata dalla questura di Caserta dellʼarresto del figlio, commenta con rabbia la vicenda



E’ stato lui? E’ stato mio figlio? Punitelo, deve soffrire come ha fatto soffrire quelle persone“. Commenta con parole dure e rabbiose la madre di Alexandru Bogdan Colteanu l’arresto del figlio, sospettato di essere il capo della banda che ha aggredito con ferocia e rapinato i coniugi Martelli a Lanciano (Chieti). La donna è stata avvisata dalla questura di Caserta della cattura del giovane, in fuga da quattro giorni. E per lui, sangue del suo sangue, ha solo parole di condanna, come riferisce Il Mattino.

 

Secondo gli inquirenti, proprio Alexandru, 26 anni e un curriculum criminale di tutto rispetto, pare abbia tagliato il lobo dell’orecchio di Niva Bazzan. Così, dopo giorni in fuga, ha raggiunto i tre complici già in carcere. La banda di romeni era finita nel mirino delle forze dell’ordine a seguito di sei furti con spaccata commessi in provincia di Chieti nelle ultime tre settimane.

L’ambasciata di Romania: i criminali non ci rappresentanoLa feroce rapina di Lanciano per cui sono stati arrestati quattro cittadini romeni è “deplorevole” e da condannare, ma non sono i criminali a rappresentare “il valore di una nazione”. Lo ha dichiarato George Bologan Ambasciatore di Romania in Italia sottolineando l`importanza di non stigmatizzare la grande comunità romena che vive nel Belpaese.

“Con grande rammarico – ha dichiarato – sono venuto a sapere di un atto deplorevole che si è verificato nella località di Lanciano. Respingo con fermezza qualsiasi atto criminale e sostengo con determinazione che i responsabili vengano differiti alla giustizia e supportino al più presto i rigori della legge, a prescindere dalla loro cittadinanza. Desidero nello stesso tempo esprimere la mia sentita e totale compassione per le vittime di questo atto criminale di una gravità inaudita e mi associo ai messaggi di solidarietà trasmessi sia dai cittadini romeni che italiani”.

“Ribadisco l`importanza di non lasciare che simili fatti riprovevoli portino all’alterazione dell’immagine della comunità romena in Italia e influiscano negativamente sulla convivenza e sull’interesse reciproco dei nostri due popoli – ha aggiunto l’ambasciatore. – Nessun criminale al mondo rappresenta mai le virtù della sua nazione; la sua anima e il suo pensiero sono corrotti”.

POST A COMMENT