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Lanciano, nessuna donna nella banda dei rapinatori. E il capo non è pugliese

La polizia: “Anche i tre romeni parlavano perfettamente italiano”. I carabinieri: “Il Gps ci ha rivelato che la loro auto quella notte è stata sempre nei pressi della villa dei Martelli”


Non c’è una donna e non c’è nessun indizio che il presunto capo della banda da Arancia meccanica, che ha messo a segno diversi colpi in Abruzzo sia pugliese, come avevano lasciato intendere le testimonianze delle altre vittime. Non si sa se è pugliese e, in realtà, non si sa neanche se sia italiano. I ricordi del dottor Carlo Martelli e della moglie (le ultime vittime della banda) e quelli degli altri testimoni, che ricordano tutti un uomo che parlava italiano perfettamente, non hanno alcun rilievo.
“Mai detto che il quarto uomo è romeno, ma certamente non è pugliese, per di più i tre fermati ieri parlano benissimo l’italiano”, ha detto oggi Alfredo Fabbrocini, primo dirigente dello Sco della Polizia di Stato durante la conferenza stampa in Procura a Lanciano. Al momento gli inquirenti cercano un altro romeno di 26 anni.

Secondo gli inquirenti, gli indizi a carico dei tre romeni fermati ieri da polizia e carabinieri e ritenuti gli autori della rapina a casa dei Martelli ma anche di alcuni colpi nei mesi scorsi, sono più che solidi. I tre di giorno lavoravano come muratori e giardinieri e la notte di travisavano e mettevano a segni colpi feroci ” Si stavano dando alla fuga. Avevano ripulito la loro abitazione e si allontanavano con i loro effetti personali. Sussistono gravi indizi di colpevolezza. E’ stato svolto un lavoro in soli quattro giorni. Questo provvedimento è stato adottato grazie alla collaborazione e lavoro assiduo tra polizia e carabinieri.Ora il provvedimento di fermo verrà sottoposto a convalida dal gip”, ha detto il procuratore di Lanciano Mirvana Di Serio.

Lanciano, nessuna donna nella banda dei rapinatori. E il capo non è pugliese

I carabinieri hanno confermato che alla cattura si è arrivati monitorando la Golf blu dei romeni che era monitorata: “Da qualche ora avevamo sotto controllo l’autovettura dei rapinatori per una serie di reati contro il patrimonio che in passato erano avvenuti in zona, anche con atti violenti – ha spiegato il colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti – Dal gps abbiamo avuto la conferma che la loro macchina era nei pressi della villa per tutta la durata della rapina ai coniugi Martelli . Avevamo iniziato da mesi una attività investigativa che aveva permesso di identificare un gruppo di romeni responsabili almeno di sei furti e spaccate sul territorio: le indagini ci hanno permesso di fare collegamenti”.

La banda di romeni ritenuta responsabile della rapina ai danni dei coniugi Martelli a Lanciano, era finita nel mirino dei Carabinieri a seguito di sei furti con spaccata commessi sul territorio nelle ultime tre settimane a bar, tabacchi e benzinai dove avevano rubato numerosi tagliandi di gratta e vinci, stecche di sigarette e contanti. Non c’erano sospetti che gli autori potessero essere gli stessi. È quanto spiegato dal col.Florimondo Forleo a capo del comando provinciale dei carabinieri di Chieti.

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