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Pace fiscale, Salvini insiste: “Non sarà rottamazione: tetto a 500 mila euro”

Il ministro dell’Interno corregge le indiscrezioni degli utlimi giorni: sconto anche sull’imposta da pagare, non solo su interessi e sanzioni

MILANO – Nessun compromesso sulla cosiddetta “pace fiscale”. Matteo Salvini torna alla carica e conferma che il provvedimento allo studio del governo “non sarà una classica rottamazione ma un intervento a gamba tesa” e riguarderà tutti i debiti “fino a 500mila euro”. Si tratterà quindi – ha spiegato a Rtl 102,5 di un intervento “a saldo e stralcio” non solo su interessi e sanzioni ma anche “sul capitale”. “La pace fiscale che voglio portare fino in fondo – ha aggiunto – è quella di milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi gli andata male e si portano dietro cartella che non pagheranno mai”.

LA BOZZA DI DECRETO

Negli ultimi giorni una bozza del decreto fiscale collegato alla manovra indicava però uno scenario ben diverso. Il governo avrebbe riaperto una terza “edizione” della rottamazione della cartelle, più vantaggiosa per i contribuenti, ma in linea con lo schema degli interventi già approvato dal governo Renzi, con il pagamento integrale dell’imposta dovuta e  l’azzeramento di sanzioni, interessi e more. DIverso invece il caso delle liti tributarie, per cui invece era previsto un condono con lo sconto del 50 o del 30% su quanto dovuto in caso di vittoria in primo o secondo grado con l’Agenzia delle Entrate

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