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Lifeline, l'accordo è al palo. L'ong: "Fateci avvicinare a Malta, la gente a bordo sta male"

Lifeline, l'accordo è al palo. L'ong: "Fateci avvicinare a Malta, la gente a bordo sta male"
La nave Lifeline al largo delle coste maltesi (ansa)
“Al largo onde alte e forte vento, tre persone già ricoverate in ospedale”, così l’appello su Twitter. “È il no della Germania a impedirci l’approdo”
Manca l’accordo sulla distribuzione dei migranti, la Germania nicchia e dalla Lifeline parte un nuovo appello alle autorità di Malta. “Fateci entrare in porto o fateci almeno riparare dal vento e dalle onde. C’è gente a  bordo che ha bisogno di cure intensive. In tre sono già stati portati in ospedale”, la richiesta lanciata dal capitano Carl Peter Reisch.
“Molti a bordo stanno soffrendo di mal di mare”. L’ennesimo accorato appello viene rilanciato dal battello di search and rescue anche con un tweet pubblicato all’alba: “Un giorno fa è arrivata la notizia che siamo autorizzati ad entrare a Malta, ma non abbiamo ancora ottenuto l’approvazione – scrive la ong tedesca – Chiediamo ora se siamo autorizzati a proteggerci almeno dalle alte onde e dal forte vento al largo della costa maltese”.

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Malta infatti ha fatto sapere che aprirà il suo porto ma solo quando sarà chiaro quali Paesi ospiteranno i naufraghi. Così, in assenza di un accordo certo, dei numeri e soprattutto di certezze sui tempi in cui i migranti sarebbero redistribuiti, il primo ministro maltese Joseph Musquat non dà il via libera all’approdo. Fino ad ora ad aver detto sì sono Italia, Malta, Francia, Spagna e Portogallo.

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