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Genova, neofascisti e destra di potere: c’è un filo nero

Circoli, convegni e amicizie comuni così si sdoganano i gruppi più estremi. E i like dell’assessore Garassino sui post che inneggiano a Mussolini

Libri e convegni storici, ma sui social insulti al Papa e alla Boldrini, e i like dell’assessore Garassino a Mussolini
Il volto con cui la nuova estrema destra, spesso e volentieri neofascista, sta raccogliendo adesioni a Genova non è solo quello dei ragazzi con maglietta nera, bomber e anfibi.Oltre a quello muscolare l’onda nera prova a diffondere di sé anche un coté intellettuale. Un manipolo di storici, animatori di circoli e giornalisti che organizzano convegni o scrivono libri sulla destra, sull’immancabile XMas, su eroi del ventennio, su mercenari o su teoria gender e, naturalmente, sui pericoli dell’immigrazione, ma che ogni tanto, su Facebook si comportano come bulli da social, insultando il presidente della Camera o il Papa. Ma, sorvolando su questi aspetti, è interessane sottolineare come tutta la destra nostalgica genovese, muscoli e cervello che siano, abbia solidi legami con la destra istituzionale oggi al governo.
Il “ Ramo d’oro” è un circolo che si trova alla Foce e ospita numerosi incontri e conferenze. Lo gestisce l’avvocato Paolo Franceschi, una passione per l’Irlanda e il conflitto nordirlandese ( è socio di un pub ad Albaro che si chiama Derry) e amicizie anche fra i lupi di La Superba – Lealtà Azione, il gruppo neofascista che ha aperto una sede nei locali della Fondazione Assarotti di via Serra. A febbraio, il circolo ospita un convegno sulla persecuzione

dei cristiani nel mondo. Partecipano Giacomo Traverso leader locale de La Superba, Alberto Rosselli giornalista e scrittore, Stefano Garassino all’epoca segretario provinciale Lega Nord Liguria e oggi assessore alla legalità della giunta Bucci e Stefano Pavesi consigliere municipale in Lombardia della Lega Nord, membro di lealtà Azione e pochi gironi fa denunciato per bagarinaggio.
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