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Capistrello, botte al figlio disabile: allontanato padre violento 

Cinque anni da incubo per il bimbo e l’ex moglie. Il 56enne accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali
CAPISTRELLO. Non può avvicinarsi alla scuola del figlio o al parco giochi da lui frequentato. E deve stare lontano anche dalla sua ex moglie. Un’altra storia di maltrattamenti in famiglia viene a galla nella Marsica. Stavolta ha portato i militari della stazione di Capistrello, diretti da Vincenzo Mella, a notificare un provvedimento di divieto di avvicinamento nei confronti di un padre violento.
Provvedimento che ha colpito un 56enne originario di Canistro, ma residente ad Avezzano, denunciato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
La misura cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, su richiesta del sostituto procuratore Lara Seccacini. Il pm si è avvalso delle indagini condotte dalla stazione dei carabinieri di Capistrello, ai quali la donna si era rivolta. L’uomo, stando alla ricostruzione dei militari, avrebbe maltrattato in più occasioni la ex moglie ed uno dei figli minori, 6 anni, disabile, nato dalla loro unione. Gli episodi contestati riguardano vessazioni fisiche e morali inflitte nei confronti dell’ex consorte e del figlio verificatisi a partire dal 2012 e fino al settembre di quest’anno.
Il provvedimento cautelare prevede il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla ex moglie e dai figli, tra cui l’abitazione, la scuola ed eventuali luoghi dove i bambini svolgono attività ludiche e sportive. Il 56enne rischia di finire in carcere qualora non dovesse rispettare le disposizioni del tribunale. (r.rs.)

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