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Bologna, Glovo reintegra il rider sindacalista licenziato

Dopo le proteste e l’intervento del Comune
BOLOGNA È durato poco più di 24 ore il licenziamento del fattorino bolognese di Glovo, “disconnesso” dalla piattaforma di consegna a domicilio dopo che aveva partecipato a un volantinaggio e si era iscritto al sindacato. Ad annunciarlo ieri sera tardi, dopo una giornata di polemiche e dichiarazioni infuocate, è stato l’assessore al Lavoro Marco Lombardo, che si era attivato contattando l’azienda. E la svolta è stata poi confermata anche da Glovo, che l’ha comunicato alla Uil, il sindacato che ha sollevato il caso.
“Sono lieto di comunicare che Andrea (il fattorino, ndr) è stato reintegrato da Glovo e potrà tornare a fare il rider – scrive Lombardo su Facebook – Questo era il suo desiderio e sono contento che si sia riusciti a realizzarlo. Glovo comunque ha tenuto a precisare che la disattivazione dell’account non era dovuto a motivi legati all’attività sindacale”.

Il ‘licenziamento’ di Andrea, 50 anni, due figli e da ottobre scorso legato da un rapporto a partita Iva con Glovo, era arrivato infatti a pochi giorni dalla sua partecipazione a una manifestazione sindacale e alla decisione di iscriversi alla Uil. Tanto che ieri è intervenuto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, per dire che se confermata la vicenda sarebbe stata un caso di “caporalato 4.0”, annunciando inoltre l’avvio di un’azione legale. Mentre l’azienda, nella mail con cui comunicava al lavoratore la decisione, ha scritto che ci era arrivata perché era stato “richiamato più volte” a causa del suo comportamento.
“Da una parte è la vittoria della lotta, dall’altra quella della solidarietà, perché non abbiamo fatto altro che reagire in modo tempestivo – commenta Giuliano Zignani, segretario della Uil regionale – Abbiamo ricevuto solidarietà da parte di tutti e l’azienda è rimasta isolata. Lavorando così si ottengono risultati”. Oggi comunque è confermata una conferenza stampa del sindacato per ripercorrere le tappe della vicenda.

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