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A Vialarga e nelle chiese, i pranzi di Natale per centinaia di persone in difficoltà

La tradizione continua, e cresce: la festa al centro commerciale, in San Sigismondo e in Sant’Antonio di Savena

Più di 100 volontari, e oltre 350 ospiti, tra i quali otto bambini. Sono i numeri crudi di un evento ormai diventato una tradizione, ma a suo modo sempre eccezionale: il pranzo di Natale presso il Centro Commerciale Vialarga trasformato per l’occasione in sala ristorante.
E’ un appuntamento che si ripete da più di 20 anni, a cui partecipano anziani e persone sole e in difficoltà. “Il periodo natalizio – spiega Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile – acuisce il senso di solitudine di chi ha già delle fragilità e non ha la forza, spesso nemmeno la possibilità, di potersi organizzare da solo un pranzo di Natale e tanto meno di consumarlo in un contesto attento e accogliente. Chi è privo di una rete di riferimento è più esposto a stati malinconico/depressivi, con il conseguente rischio di cronicizzare la condizione di chiusura nonostante il desiderio di compagnia. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un moltiplicarsi di eventi legati a questa importante festività e a garantire a chi è solo, o a chi ha difficoltà motorie che ne limitano l’autonomia precludendo troppo spesso una vita socialmente appagante, di poter vivere e condividere una giornata in compagnia”.Un Natale per chi è solo è una tradizione per noi che si rinnova ogni anno e che sosteniamo sempre con molto orgoglio e partecipazione. Racchiude il senso del nostro lavoro, riunire intorno alla stessa tavola persone di provenienze diverse, con storie diverse, che trovano nella buona tavola un momento di gioia e di condivisione”, chiosa Antonella Pasquariello, presidente della Camst che ha curato la parte culinaria dell’evento.
Ma quello di Vialarga non è stato l’unico pranzo natalizio di solidarietà. Un altro, dedicato a chi non ha famiglia, è stato promosso dalla Comunità di S.Egidio, organizzato con la Diocesi e la partecipazione dell’arcivescovo Matteo Zuppi, nella chiesa di San Sigismondo. E un altro ancora è stato organizzato dall’Associazione Universo nella parrocchia di Sant’Antonio di Savena, in via Massarenti: ospiti, circa duecento profughi
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