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Virtual Vernissage: quattro passi in galleria (virtuale)

C’è sempre qualcosa di nuovo e di sorprendente fra le pagine infinite della rete. E la parentesi del lockdown ci ha lasciato (per fortuna) anche qualche felice intuizione. Tra queste, impossibile non citare il sempre più crescente interesse per il virtuale, considerato in tutte le sue declinazioni, prima fra tutte la comprensibile attenzione dedicata al digitale dal mondo dell’arte e dai musei di tutto il mondo.

Virtual Vernissage

Un supporto per creare gallerie virtuali di salvataggio, da sostituire temporaneamente a quelle in presenza, è offerto dalle nuove tecnologie. Sono nate così repliche o modelli alternativi di luoghi presenti nella realtà, che possono essere visitati nel web utilizzando il mouse e i tasti del computer (o in taluni casi i visori). Galleristi e musei di fama internazionale hanno creato versioni virtuali delle proprie esposizioni, come alternativa ai centri espositivi fisici, non praticabili nei periodi di lockdown. Ripensare il concetto di museo, di mostra o di fiera, creando anche una versione “di riserva”, è diventato un imperativo per molte istituzioni pubbliche e private. Ma è difficile orientarsi in un’offerta sempre più ricca, diretta conseguenza della pandemia. Per semplificare il compito agli appassionati è nato Virtual Vernissage, un sito dedicato alle nuove modalità per esporre online e alle mostre immersive, che puntano sulle nuove tecnologie, allestite nel mondo fisico. Virtual Vernissage, creato dal giornalista e scrittore Mario Gerosa, propone interventi di curatori e di progettisti di piattaforme virtuali e motori grafici, notizie sulle mostre, approfondimenti sulle esposizioni made in web e interviste agli esperti.

Virtual Vernissage

Fra gli intervistati, ricordiamo Noah Charney, scrittore e storico dell’arte di fama internazionale, Nicolette Mandarano, grande studiosa di musei e media digitali, Yarden Yaroshevski, fondatore del mondo virtuale Occupy White Walls (che comprende 75mila gallerie virtuali!) e Johan van Lierop, archistar che lavora con Daniel Libeskind e che ha creato la galleria virtuale della Kremer Collection. Virtual Vernissage documenta una piccola grande rivoluzione nella storia di internet, parallela alla grande trasformazione del web in 3D. Una rivoluzione che sta cambiando l’approccio anche nei confronti delle mostre in presenza, sempre più attraenti grazie all’utilizzo di contenuti multimediali e della realtà aumentata. Senza dimenticare la realtà virtuale, della quale Mario Gerosa è stato uno dei pionieri in Italia.

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