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Vigili urbani, la rivoluzione di Tursi

Domani, a meno di imprevisti, inizia la nuova era. Riunione ristretta a Palazzo Tursi: il sindaco Marco Bucci, l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino, l’attuale comandante della polizia municipale “ad interim” Marco Speciale sceglieranno il nuovo numero uno dei vigili urbani di Genova dopo l’addio di Giacomo Tinella, sfogliando una rosa ormai ridotta a due nomi. Gianluca Giurato, 50 anni, ex capo dei vigili di Pavia e prima ancora, con il grado di maggiore, comandante del Nucleo Operativo dei Carabinieri, è in pole position per guidare i cantunè.
Giurato ha un curriculum di tutto rispetto: ha guidato anche la Compagnia di Stradella; è stato dirigente del settore sicurezza e protezione civile a Pavia, oltreché docente in materia di sicurezza e anti-terrorismo. Si è reso disponibile da subito a venire a Genova e a lasciare il suo lavoro di security manager di una ditta privata.
L’altro nome in lizza è quello di Igor Aloi, capo dei vigili di Savona, dove ha creato il gabinetto di polizia scientifica e il nucleo cinofilo. È un esperto di fondi europei, è riuscito a scovare finanziamenti e a far risparmiare l’amministrazione comunale. Soprattutto, gode della stima dell’assessora regionale alla Sicurezza e Immigrazione Sonia Viale, che ha conosciuto nei comitati tecnici regionali.
In realtà ci sarebbe anche una terza candidatura, quella di Monica Bocchiardo, attuale vicecomandante. Ma la corsa ormai, sembra essersi ristretta di primi due.
Giurato o Aloi, il nuovo comandante avrà davanti a sé una missione non facile. Perché la polizia municipale di Genova, per volere in primis del suo sindaco, dovrà cambiare radicalmente pelle, ma allo stesso tempo deve risolvere alcuni problemi cronici.
Il cambio di rotta
Marco Bucci e Stefano Garassino hanno dato un indirizzo preciso. Il Comune punta a cambiare la fisionomia dei vigili, con un’impronta legata sempre più alle mansioni della polizia.
Del resto il sindaco non ha mai nascosto di volere

una municipale più moderna, meno “ingessata”, simile a quella di Milano. Dal suo insediamento è iniziata una palese trasformazione, i cantunè non si occupano solo di multe ma di commercio abusivo, contraffazione, del rispetto delle ordinanze, anche di controlli sull’immigrazione e di lotta al terrorismo. attraverso l’apprezzatissimo ufficio falsi documentali.

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