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Trapianto di faccia fallito, conclusa la ricostruzione temporanea

Nella notte i medici del Sant’Andrea hanno ricostruito il volto della paziente con i suoi tessuti di schiena e coscia. Si attende di trovare un’altra donatrice


Il TRAPIANTO di volto non è andato bene a causa di un rigetto e nella notte scorsa la paziente di 49 anni che era stata sottoposta a quell’intervento, il primo in Italia, è tornata in sala operatoria al Sant’Andrea di Roma. I medici le hanno innestato cute e muscoli della coscia e dorsali per ricostruire temporaneamente il suo viso. L’operazione, che è andata bene, serve solo a stabilizzare la situazione in attesa di poter tentare un nuovo trapianto.

“La paziente è tornata in isolamento in terapia Intensiva, attualmente è vigile e le sue condizioni generali sono discrete. Al momento il lembo è perfettamente vascolarizzato; gli esami e le valutazioni effettuate depongono per un decorso regolare”, è scritto nel bollettino medico di mezzogiorno del Sant’Andrea.

La situazione era precipitata lunedì mattina, a circa 24 ore dalla conclusione dell’intervento di trapianto durato ben 28 ore. C’è stato un problema di rigetto, il volto della donatrice non si è vascolarizzato, la connessione con i vasi della ricevente dunque non c’è stata. A quel punto si è deciso di intervenire un’altra volta. Ci sono voluti due anni e mezzo a trovare una donatrice compatibile, adesso nell’ospedale si augurano di poter tentare un altro trapianto in un tempo più ridotto.

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