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Sarah Scazzi, Sabrina Misseri e Cosima raccontano in tv: "Voleva farsi adottare da noi"

La cugina e la zia della 15enne uccisa nel 2010, condannate all’ergastolo, raccontano la loro versione nel programma Rai di Alda Leosini. Sabrina scoppia in lacrime: “Mi hanno dipinta come un serial killer”
Sabrina Misseri e a sua madre Cosima Serrano raccontano la loro versione del delitto d’Avetrana, e lo fanno in tv nella trasmissione Storie Maledette di Alda Leosini, andata in onda domenica 11 marzo su RaiTre. Le due donne, in carcere con l’accusa di aver ucciso la piccola Sarah Scazzi, scontano l’ergastolo nel carcere di Taranto.
Sabrina racconta il forte legame con la piccola Sarah era “la sorella che non ho mai avuto, viveva praticamente da noi – spiega Sabrina – Non aveva un’alta autostima e la portavo con i miei amici perché si lasciasse un po’ andare”. Sabrina parla della cugina con affetto. Ma è Cosima che racconta aspetti sinora sconosciuti: “La piccola Sarah era molto legata a noi, voleva farsi adottare e portava una mia foto nella borsa dicendo che si trattava di sua madre”.
Sabrina ripercorre poi nelle risposte il rapporto con Ivano Russo, dal momento in cui lo conobbe all’innamoramento dinuto ossessione e che secondo gli inquirenti sarebbe all’origine della tragedia. Poi la ricostruzione, penosa, dell’ultimo pomeriggio con Sarah. Una manciata di minuti, dalle 14 alle 14.30 circa in cui secondo gli inquirenti si sarebbe consumato l’omicidio della ragazzina all’interno del perimetro della villetta dei Misseri.
Alda Leosini sottopone Sabrina a domande molto dirette su quegli istanti e sui messaggi scambiati con Sarah e l’amica Mariangela, che per gli inquirenti sarebbero il tentativo diabolico di depistaggio messo in piedi dalla giovane. Lei scoppia a piangere, “mi hanno dipinta come un serial killer”

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