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Roma, albero crolla e gli distrugge l’auto: il proprietario costretto anche a pagare la rimozione

Dopo la caduta di un ramo in via Cherso, al Collatino, i vigili urbani hanno ritenuto la vettura pericolosa e l’hanno fatta portare via. Per l’automobilista un conto da 298 euro


agica di quanto non si pensi”, comincia a raccontare il malcapitato dal bancone del bar in cui lavora, a soli quattrocento metri dal punto di via Cherso, in zona Collatina, dove mercoledì 5 settembre ha parcheggiato la sua macchina. “Ho lasciato l’auto alle 6 – dice – Poi alle 12, dopo aver staccato, la macchina non c’era più: per quanto potessi essere assonnato, ero certo di averla lasciata proprio lì, così ho chiesto informazioni a un fioraio lì davanti”. Che gli ha risposto: “Era la tua l’automobile nera? È caduto un ramo enorme, è distrutta”. Simone Marzano, a quel punto, ha chiamato sconvolto e allarmato suo padre, per poi andare insieme dai vigili urbani. “Ci hanno spiegato che dopo la caduta di questo ramo gigante, avevano ritenuto giusto portare via la mia Pegeout, perché considerata ‘non sicura’”.

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Tralasciando il fatto che sarebbe stato facile rubarla – “ma chi se la ruba una macchina accartocciata?”, dice il proprietario – aveva dei vetri rotti e quindi per la polizia locale poteva essere un pericolo per i passanti. “Però le altre carcasse delle automobili in giro per Roma stanno lì da secoli – prosegue arrabbiato – Senza contare che non credo sarebbe stato molto complicato rintracciarmi per avvertirmi dell’accaduto: insomma, c’è la targa, si risale facilmente al numero. Tra l’altro, grazie alla mia assicurazione, avrei potuto usufruire del carroattrezzi gratuito”. E invece? “Invece i vigili hanno fatto di testa loro: una vigilessa di quel gruppo mi ha anche contattato, dicendo che è assurdo che io abbia pagato il carroattrezzi”, prosegue ancora Marzano.

agica di quanto non si pensi”, comincia a raccontare il malcapitato dal bancone del bar in cui lavora, a soli quattrocento metri dal punto di via Cherso, in zona Collatina, dove mercoledì 5 settembre ha parcheggiato la sua macchina. “Ho lasciato l’auto alle 6 – dice – Poi alle 12, dopo aver staccato, la macchina non c’era più: per quanto potessi essere assonnato, ero certo di averla lasciata proprio lì, così ho chiesto informazioni a un fioraio lì davanti”. Che gli ha risposto: “Era la tua l’automobile nera? È caduto un ramo enorme, è distrutta”. Simone Marzano, a quel punto, ha chiamato sconvolto e allarmato suo padre, per poi andare insieme dai vigili urbani. “Ci hanno spiegato che dopo la caduta di questo ramo gigante, avevano ritenuto giusto portare via la mia Pegeout, perché considerata ‘non sicura’”.

Tralasciando il fatto che sarebbe stato facile rubarla – “ma chi se la ruba una macchina accartocciata?”, dice il proprietario – aveva dei vetri rotti e quindi per la polizia locale poteva essere un pericolo per i passanti. “Però le altre carcasse delle automobili in giro per Roma stanno lì da secoli – prosegue arrabbiato – Senza contare che non credo sarebbe stato molto complicato rintracciarmi per avvertirmi dell’accaduto: insomma, c’è la targa, si risale facilmente al numero. Tra l’altro, grazie alla mia assicurazione, avrei potuto usufruire del carroattrezzi gratuito”. E invece? “Invece i vigili hanno fatto di testa loro: una vigilessa di quel gruppo mi ha anche contattato, dicendo che è assurdo che io abbia pagato il carroattrezzi”, prosegue ancora Marzano.

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