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Parole dell’innovazione, talenti in movimento

Le università sono chiamate ad agire come setaccio intellettuale, vagliando i migliori cervelli, e volano di investimenti in capitale umano per generare competenze innovative motivate all’imprenditorialità, o, soprattutto, come macchina burocratica per la produzione di titoli? La circolazione internazionale dei cervelli e la caccia ai talenti che si svolge nelle economie più avanzate e nei paesi emergenti fanno prevalere la prima opzione.

Clerici vagantes
Fondata nel 1088 l’Alma Mater Studiorum, l’Università di Bologna, ebbe la missione di portare conoscenza e cultura fuori dai monasteri. Madre delle università del secondo millennio, l’Alma Mater fu la meta preferita e il centro di gravità degli studenti che circolavano lungo i sentieri del sapere.
I giovani di talento che oggi si muovono internazionalmente sono gli ‘studenti girovaghi’ del ventunesimo secolo. Sono loro che creano e partecipano a reti senza frontiere lungo la corrente a valore aggiunto dei vantaggi collaborativi, quelli che collegano la ricerca alla fonte allo sfruttamento commerciale a valle attraverso la creazione di imprese coinvolte nei nuovi mercati della conoscenza. Il libero flusso internazionale di talenti permette lo sviluppo di startup concepite a livello globale e ad alta intensità cognitiva. I talenti e le imprese da loro fondate disegnano emergenti zone di conoscenza molto dinamiche e popolate dai nuovi professionisti creativi.

Imprenditori intellettuali
Sono i talenti che migrano dalle aule universitarie e dai laboratori verso l’imprenditorialità.
Un’imprenditorialità altamente istruita e senza frontiere sta diventando sempre più cruciale in economie sufficientemente aperte per accogliere le acque di un grande fiume alimentato da numerosi affluenti. Si tratta di: gemellaggi internazionali di scienziati e imprenditori di successo; ricercatori e studenti che sfruttano la loro mobilità globale per creare alleanze imprenditoriali non ortodosse con colleghi di altri paesi; investitori che forniscono capitale di rischio a progetti imprenditoriali concepiti a livello internazionale; laboratori sperimentali per la creazione di nuove imprese; infrastrutture tecnologiche pionieristiche che ospitano in incubazione imprese appena avviate; e altri affluenti.
È nel punto d’incontro tra i talenti in mobilità e la nuova imprenditoria internazionale che i risultati della ricerca si traducono in beni e servizi commercialmente validi, offrendo significativi vantaggi finanziari alle università e, soprattutto, con un effetto benefico e imprenditoriale sulle comunità di ricerca.

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