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Fondo russo in trattativa con diversi Paesi Ue per vaccino anti-Covid “Sputnik V”

Diversi Paesi europei, in particolare la Germania, sono interessati al vaccino russo contro il coronavirus “Sputnik V”, ha affermato Kirill Dmitriev, direttore del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti.

“C’è un buon dialogo con la Germania relativamente alla possibile produzione di “Sputnik V” in Germania. <...> C’è un grande interesse da parte dei singoli Paesi della Ue, ma naturalmente seguiremo tutte le procedure dell’Ema (Agenzia europea per i medicinali – ndr)”, ha affermato Dmitriev.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha inoltre confermato che in colloqui con Vladimir Putin ha espresso la sua disponibilità a collaborare sul vaccino Sputnik V.

“È noto che la Russia ha il vaccino Sputnik V, e ho detto che <...> nonostante tutte le profonde divergenze politiche che ora abbiamo, nel contesto della pandemia è possibile collaborare in ambito umanitario”, ha detto in una conferenza stampa la Merkel, ricordando che occorre l’approvazione dell’Ema per ottenere l’autorizzazione all’uso del vaccino all’interno dell’Unione Europea.

Secondo la cancelliera, ha proposto al presidente russo il sostegno dell’Istituto tedesco Paul Ehrlich per portare avanti questa procedura.

Intanto si è saputo che l’Ungheria è il primo Paese dell’Unione Europea ad aver già registrato Sputnik V. In precedenza l’uso di questo preparato era stato autorizzato dalle autorità competenti di Emirati Arabi, Argentina, Bolivia, Serbia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay, Turkmenistan e Bielorussia.

Vaccino russo anti-Covid “Sputnik V”

L’11 agosto scorso la Russia ha registrato il suo primo vaccino contro il Covid-19, chiamato Sputnik V e sviluppato dagli scienziati del Centro di Epidemiologia e Microbiologia “Gamaleya”. Il farmaco è commercializzato dal Fondo Russo per gli Investimenti Diretti, responsabile della conduzione delle trattative sull’esportazione e produzione all’estero di questo farmaco.

Il vaccino è costituito da due componenti e il vettore utilizzato per indurre la risposta immunitaria dell’organismo si basa su un adenovirus umano. Il vaccino viene somministrato due volte, in un intervallo di 21 giorni. Negli studi clinici ha mostrato un’efficacia del 100% contro i casi gravi di Covid-19, ovvero nessuno dei soggetti vaccinati nei test ha contratto sintomi gravi della malattia se infettato dal coronavirus.

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