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Catalogna, la giornata degli unionisti: migliaia in piazza a Barcellona: "Recuperiamo il buon senso"

Catalogna, la giornata degli unionisti: migliaia in piazza a Barcellona: "Recuperiamo il buon senso"
(reuters)

Per le strade bandiere e striscioni della ‘maggioranza silenziosa’: “Uniti siamo più forti”. In corteo il Premio Nobel per la Letteratura, Mario Vargas Llosa: “I più sono contrari al colpo di Stato”. In prima fila l’ex presidente del Parlamento europeo, Josep Borrell. Rajoy: “Unità non negoziabile, con ricatti non si costruisce”

BARCELLONA – “Basta, recuperiamo il buon senso”: con questo slogan pronunciato in coro, decine di migliaia di persone stanno sfilando per le strade di Barcellona contro l’indipendenza. Sono la ‘maggioranza silenziosa’, i catalani e gli spagnoli che si oppongono all’autonomia. E che si considerano “quelli che non hanno avuto voce in capitolo” da quando le autorità indipendentiste hanno organizzato lo scrutinio di domenica scorsa.
Secondo i sondaggi, infatti, se la maggioranza dei catalani reclamasse un referendum regolare, un po’ più della metà voterebbe contro l’indipendenza della regione. Secondo Tv3, quella di oggi è la più grande manifestazione unionista che si è mai svolta a Barcellona, quasi un milione, hanno comunicato gli organizzatori.
Ventiquattro ore prima, per le stesse strade, hanno sfilato gli indipendentisti chiedendo dialogo per affrontare la situazione in Catalogna, fra 48 ore il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, pronuncerà nel Parlament un discorso sulla “situazione politica attuale” con la dichiarazione di indipendenza sul tavolo.
La marcia di oggi è organizzata dalla Società civile catalana (Scc), la piattaforma contro l’independenza, e hanno risposto in tanti. È appoggiata da Pp e Ciudadanos. Il Psc (Partito Socialista della Catalogna) non si è unito, ma ha spronato i suoi militanti a partecipare.

Una folla con i colori delle bandiere intrecciati, con la voglia di gridare che “l’unione fa la forza” si è riunita in un corteo partito da piazza Urquinaona a mezzogiorno. Un’onda di persone che ha fischiato contro il capo della polizia catalana dei Mossos (“Trapero traditore!”) e contro il presidente catalano (“Puigdemont in prigione!”), e cantato, inneggiato all’unità, invadendo il centro della città, scivolando attraverso Via Laietana fino al viale Marques de Argentera, per fermarsi di fronte alla stazione Francia. In prima fila il prefetto spagnolo in Catalogna Enric Millo, il ministro della sanità di Madrid Dolors Montserrat, il Nobel di letteratura Mario Vargas Llosa, che si è pronunciato più volte contro l’indipendenza, l’ex-presidente spagnolo dell’Europarlamento Josep Borell. Dietro diversi esponenti politici spagnoli, fra cui la presidente Pp della regione di Madrid Cristina Cifuentes, il presidente di Ciudadanos Albert Rivera e il dirigente del Pp catalano Xavier Albiol.

Catalogna, la giornata degli unionisti: migliaia in piazza a Barcellona: "Recuperiamo il buon senso"

Lo scrittore peruviano e spagnolo Mario Vargas llosa ha detto che l’enorme manifestazione a favore della unità della spagna, ancora in corso a barcellona e alla quale sta partecipando, è “la migliore dimostrazione che vi è una fetta molto ampia di catalani che non si sente rappresentata dagli indipendentisti, che non vuole il colpo di stato prospettato dal governo e che, al contrario, pensa che la spagna e la catalogna sono unite da cinque secoli e che nessuno né niente potrà separarle”

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