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Capriolo in umido con polenta o riso, per una gustosa cena rustica.

La selvaggina, come il capriolo in umido, sono succulenti piatti proposti spesso dagli agriturismi, soprattutto quelli nelle campagne toscane.

Troviamo cinghiale, cervo e capriolo in umido, sugo di lepre e fagiano, carni speciali per tutti i gusti, cucinate in tanti modi, per farne ragù per condire la pasta, oppure spezzatini da accompagnare con una fumante polenta, un morbido purè di patate, o un delizioso risotto al burro.

La carne di capriolo è di colore rosso intenso ed un sapore deciso, particolarmente magra ma altamente proteica;


si tratta di carne non facilmente reperibile, non di allevamenti intensivi e che, come altra selvaggina, viene cacciata per scopi alimentari.

Cucinare il capriolo in umido richiede pazienza e tempo per la preparazione, perché, come tutta la selvaggina, occorre smorzare il sapore di “selvatico” lasciandola marinare a lungo con aromi, ortaggi e spezie, come rosmarino, salvia, pepe, bacche di ginepro, alloro, sedano carota e cipolla;


la carne, oltre alla marinatura, richiede una lunga cottura, ma il risultato sarà irresistibile: una carne tenera che si sfalda facilmente, un sugo di cottura saporito perfetto per fare la scarpetta.

Quindi come si prepara?

Capriolo in umido

Ingredienti

  • un kg  di carne di caprioloPer la marinatura
  • un litro di vino rosso corposo o  di latte
  • una costa di sedano
  • 1 carota
  • una cipolla
  • bacche di ginepro,
  • un rametto di rosmarino,
  • foglie di salvia, e alloro,
  • pepe

     Per la cottura in umido

  • una costa di sedano
  • 1 carota
  • una cipolla
  • un mazzetto di erbe aromatiche (rosmarino, salvia, timo),
  • due cucchiai di burro, q.b.,
  • un cucchiaio di concentrato di pomodoro,
  • 1 bicchiere di vino rosso corposo
  • un litro brodo di carne o vegetale
  • olio extravergine
  • sale e pepe

Capriolo in umido   Capriolo in umido

Preparazione

Tagliate la carne del capriolo a pezzi regolari, e metteteli in una ciotola; aggiungete la cipolla, carota, sedano tagliati a grossi pezzi, rosmarino, salvia, alloro pepe ginepro; ricoprite il tutto con il vino rosso e sigillate con la pellicola; mettete a riposare in frigorifero per almeno 12 ore per avere la carne ben macerata.

Trascorso il tempo di riposo, scolate i pezzi di carne dalla marinatura. Preparate un trito di sedano carota e cipolla, e fateli rosolare a fuoco alto in una pentola con il burro fuso ed un po’ di olio, quando le verdure saranno ben rosolate, aggiungete la carne di capriolo, mescolate bene e fate rosolare leggermente la carne, per un paio di minuti sempre a fuoco vivo, sfumate con il vino a lasciate evaporare.

Aggiungete il concentrato di pomodoro , il mazzetto aromatico, mescolate bene, salate pepate; abbassate la fiamma al minimo, e fate cuocere coperto per almeno tre ore, mescolando di tanto in tanto, e quando il liquido si sarà asciugato, aggiungete un mestolo di brodo caldo. Al termine della cottura, la carne sarà tenera e si sarà staccata dalle ossa; lasciate riposare cinque minuti, e servite con il suo sugo di cottura, accompagnato da polenta, riso o purè o con semplice pane rustico.

Capriolo in umido

Polenta

  • 500 g di farina per polenta tradizionale, taragna o integrale
  • 30 g di burro
  • sale

Portate a bollore due litri di acqua salata e versatevi a pioggia la farina gialla, mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi;


continuate a mescolare anche durante la cottura (circa 40 minuti).

ricette dal blog Caos&Cucina 

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