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Ideal Standard. Proteste Davanti ai Cancelli

“Vogliamo che sia ritirata la procedura della mobilità”. Questo il grido dei lavoratori della Ideal standard di Roccasecca che questa mattina hanno manifestato dinanzi l’azienda. La società, nei giorni scorsi, ha annunciato la chiusura con una semplice telefonata ai sindacati. “Un atto inqualificabile” dice Antonella Valeriani della Cisl. “dopo 5 anni di contratto di solidarietà e l’accordo di diminuzione del salario proprio per venire incontro alle necessità dell’azienda, ci aspettavamo tutt’altro”. In effetti proprio con l’azienda sindacati e lavoratori avevano un accordo in corso il “contributo alla competitività”. L’accordo prevedeva la decurtazione dello stipendio direttamente in busta paga. Tali soldi sarebbero serviti all’azienda per un nuovo piano di sviluppo. La società ha invece incassato ma non si è mai presentata agli incontri non presentando mai alcun piano. I lavoratori sono arrabbiatissimi e non ci stanno. “Chiediamo l’immediato il ritiro della procedura di mobilità – dice Valeriani – dopodiché siamo disposti a discutere su tutto. In caso contrario vogliamo i soldi indietro. Grazie all’accordo infatti l’azienda ha intascato oltre due milioni e mezzo di euro”.
Eppure il mercato c’è, la domanda pure. L’unica spiegazione, secondo lavoratori e sindacati, è una delocalizzazione per cercare di pagare meno il costo di produzione. In settimana è atteso l’incontro presso Unindustria; il 6 già fissata una riunione in regione poi, forse il 14, incontro presso il ministero dello sviluppo economico. In quella sede l’azienda dovrà spiegare se intende proseguire con la mobilità e quindi con la chiusura dello stabilimento di Roccasecca. 500 operai e le loro rispettive famiglie sono col fiato sospeso.

 

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