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Spaghetti miseria e nobiltà, La ricetta inventata e amata da Totò. Pronti in 10 minuti, più veloci e buoni dell’aglio e olio

Gli spaghetti miseria e nobiltà prendono il nome dal film che li ha visti protagonisti assoluti della tavola. Si dice fossero proprio il primo piatto preferito dal principe Antonio De Curtis, in arte Totò. Infatti proprio questi spaghetti sono quelli della famosa scena del film di Totò, Miseria e Nobilità, durante la quale, il principe sale sulla tavola e mangia gli spaghetti con le mani insieme al resto della compagnia.

Vengono chiamati anche spaghetti di san Gennaro, giusto per renderli ancora più partenopei. Un piatto semplice dal profumo di mare, il mare che tanto è caro a Napoli e che spesso ritorna nella sue ricette. Sono passati moltissimi anni dalle riprese della famosa pellicola, eppure questa pasta non passa mai di moda. Perché le ricette, quando sono buone, durano per sempre.

Spaghetti miseria e nobiltà

Ingredienti

  • spaghetti 500 g
  • pane raffermo 3 fette
  • acciughe dissalate 4
  • basilico
  • origano
  • aglio
  • olio

Preparazione

Cominciamo a preparare gli spaghetti miseria e nobiltà. Partiamo subito dallo strofinare le fette di pane raffermo con dell’aglio. Spaccate quindi l’aglio a metà, prendete il pane e cominciate a passarlo in maniera generosa. Ora sbriciolatelo in un piatto. Il consiglio è quello di prendete un coltello e farlo tanti piccoli pezzi ( non dovete frullarlo). Scaldate dell’olio extravergine di oliva in una padella e fatelo soffriggere.

Occhio, l’aglio non dovrà prendete molto colore. In un’altra padella versate l’olio e aggiungete le acciughe tritate e l’origano. Fatta questa preparazione mettete la pentola dell’acqua sul fuoco. Calate la pasta, salate e una volta cotta scolatela bene al dente. Prendete gli spaghetti e aggiungeteli alla padella con le alici, date una mischiata per fare amalgamare il tutto e poi aggiungete il pane croccante.

Mescolate ancora rapidamente, aggiungete il basilico spezzato con le mani. Se il piatto è troppo secco potete aggiungere poca acqua di cottura. Servite immediatamente. I vostri spaghetti alla miseria e nobiltà sono pronti. Leggi anche: Spaghetti Pepe e Caciobufala, la versione napoletana più cremosa e golosa della romana con il segreto del latte e senza panna

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