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M5S, il giorno delle primarie. Rousseau in affanno, gli utenti: "Non si riesce a votare"

M5S, il giorno delle primarie. Rousseau in affanno, gli utenti: "Non si riesce a votare"Da sinistra in alto gli otto candidati alle primarie del M5S: Luigi Di Maio, Elena Fattori, Domenico Ispirato e Vincenzo Cicchetti. Da sinistra in basso: Gianmarco Novi, Marco Zordan, Nadia Piseddu e Andrea Davide Frallicciardi (ansa)
ROMA – Sulla piattaforma Rousseau, a prova di hacker per l’occasione, da questa mattina gli iscritti al M5S possono esprimere la loro preferenza per il candidato premier del Movimento. Si vota per tutto il giorno (fino alle 23, un solo voto a un unico candidato), ma i risultati delle primarie saranno segreti e gelosamente custoditi da due notai fino a sabato sera, quando il nome del vincitore sarà reso noto alla festa “Italia 5 Stelle “di Rimini, che si aprirà alle 18. E qui, tra i gazebo del MoVimento 5 Stelle denominati piazza dei Sindaci, area delle Regioni, padiglioni Parlamento, Parlamento europeo e Villaggio Rousseau, alle 19 sarà diffuso il nome del vincitore: prevedibile, perché Luigi Di Maio corre contro altri sette candidati assai poco conosciuti. 
A metà giornata, però, sono molti gli utenti che hanno segnalato difficoltà ad accedere al sito: “Non si riesce a votare”, scrivono nei commenti. E sul blog di Grillo compare un primo avviso: “Le prestazioni del sistema operativo Rousseau sono condizionate dall’alta affluenza in contemporanea che si sta registrando”. Quindi, secondo i grillini, la piattaforma procede a rilento perché troppi utenti starebbero provando a connettersi nello stesso momento.
Fatto sta che a metà pomeriggio l’orario di chiusura del voto è stato allungato di quattro ore: dalle 19, previste inizialmente, si potrà esprimere la propria preferenza fino alle 23. “A causa delle performance odierne del sistema operativo Rousseau, condizionate dall’alta affluenza contemporanea di moltissimi utenti, e per dare la possibilità di partecipare alla votazione a tutti gli iscritti che lo desiderano”, così si legge sul blog di Grillo. Ma, tra gli utenti della piattaforma, c’è chi chiede di prorogare la consultazione a domani per timore di non riuscire a esercitare il proprio diritto al voto.
Dopo l’incursioni hacker di agosto, lo staff della Casaleggio Associati ha lavorato per aumentare la sicurezza di Rousseau, innalzando sia i sistemi di alert che le misure di tutela della privacy degli iscritti. L’esito della consultazione appare scontato. Troppo scarso l’appeal dei sette sfidanti di Di Maio, di fatto semisconosciuti ad eccezione della senatrice Elena Fattori.

Da parte sua il vicepresidente della Camera, in un momento di nuove turbolenze per il Movimento in Sicilia dove il sindaco di Bagheria risulta indagato, ha speso parole di rassicurazione sul punto più controverso delle nuove regole introdotte da Beppe Grillo. Ossia la norma secondo cui il vincitore delle primarie sarà anche il capo politico del M5S: “Il candidato premier sarà a capo di una squadra di ministri che lavorerà in gruppo con tutti i componenti del Movimento”, ha precisato Di Maio.
Ma le tensioni interne non sono risolte, in particolar modo con l’ala ortodossa rappresentata da Roberto Fico. Quest’ultimo non ha visto Beppe Grillo nei due giorni che il comico ha passato a Roma, e si è chiuso nel silenzio, in attesa dell’intervento che terrà alla kermesse di Rimini. “Sono primarie vere – rivendica Alfonso Bonafede, fedelissimo di Di Maio – Lo sono perché nessuno ha chiesto a noi parlamentari di non candidarci o di candidarci. Abbiamo scelto liberamente di non correre”.
“E’ falsissimo che Fico sia arrabbiato per la candidatura di Di Maio” assicura Danilo Toninelli, “anzi lui parlerà, con me, sul palco della nostra Festa a Rimini”, sottolinea il deputato M5S a “Un Giorno da Pecora”, aggiungendo che “gli aventi diritto al voto per il candidato premier grillino sono circa 150mila, e a me farebbe piacere che ci fossero dai 70 ai 100mila votanti”

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