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I benefici delle carrube, inaspettati legumi preziosi per la salute

Per alcuni, le carrube sono il ricordo dell’estate, quando da bambini ci si divertiva a rosicchiare questi strani e dolci frutti durante le gite in campagna o al mare. Perché effettivamente sono il frutto dell’albero Ceratonia siliqua, però appartenente alla famiglia delle Fabaceae. In altre parole, non sono altro che legumi, quali fagioli, ceci e piselli e, come nel caso delle fave, sono commestibili sia i semi che i baccelli, detti silique. Come tutti i legumi, quindi, anche le carrube sono dotate di numerose proprietà che le rendono alleate preziose per la salute, ma sono state a lungo dimenticate. In questo articolo, allora, vogliamo farvi conoscere tutti i loro benefici e darvi anche qualche consiglio su come si mangiano queste insolite leguminose.

Carrube, il “cacao del Mediterraneo”

Il carrubo è un albero sempreverde originario della Siria, oggi ampiamente diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. Cresce bene in ambienti caldi e aridi, e la sua coltivazione ormai è destinata più a scopo ornamentale che non per i suoi frutti, quasi dimenticati. In Italia, la maggiore produzione di carrube si ha in Liguria e in Sicilia orientale. 

carrubo albero

Peter Maerky/shutterstock.com

I frutti si presentano nella forma di baccelli appiattiti, lunghi circa 10-20 cm, inizialmente verdi, mentre man mano che giungono a maturazione si colorano di marrone scuro e si induriscono. I frutti maturi si raccolgono a fine estate, tra agosto e ottobre. Le carrube trovano impiego non soltanto nell’industria alimentare ma anche nell’alimentazione animale, come mangime per alcune specie o come foraggio per il bestiame. Tutte le parti delle carrube sono commestibili, e i baccelli secchi si conservano per molto tempo.

I semi, detti carati, un tempo erano utilizzati come unità di misura per pesare le pietre preziose. Hanno una forma appiattita e una consistenza molto dura e coriacea, per cui non si possono mangiare così come sono, ma possono essere impiegati per la produzione di farina di semi di carruba, come vedremo. Mentre la  polpa delle carrube, pastosa e zuccherina, ha un sapore che ricorda vagamente quello del cacao, di cui spesso è utilizzato in sostituzione, come approfondiremo nei prossimi paragrafi, al punto da farle meritare l’appellativo di “cacao del Mediterraneo”. 

Le caratteristiche nutrizionali delle carrube

Dal punto di vista nutrizionale, le carrube devono le loro proprietà ai principi nutritivi contenuti prevalentemente nella polpa che separa il baccello dai semi. Sebbene altamente caloriche (fornisce circa 253 Kcal per 100 g),  sono anche ricche di fibre, che le rendono un alimento ad alto potere saziante, e inoltre sono povere di grassi. Hanno un buon contenuto di proteine e di minerali, tra cui:

Inoltre, sono un’ottima fonte di vitamine, tra cui vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, K.

Carrube: tutte le proprietà

Le carrube, consumate intere o sotto forma di farina nelle diverse preparazioni, apportano numerosi benefici per la salute. Al punto che questi legumi, secondo degli studi, per la loro composizione chimica, sono indicati nella prevenzione e nel trattamento di alcuni disturbi, soprattutto quelli legati all’apparato gastrointestinale. Ma vediamo quali sono in dettaglio le proprietà di questi frutti.

carrube frutti

Valentyn Volkov/shutterstock.com

Hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti

Abbiamo parlato del legame tra le carrube e il cacao. Come questo ingrediente, infatti, anche le carrube sono ricche di sostanze antiossidanti tra cui i polifenoli, in particolare flavonoidi e tannini contenuti nei semi, ma a differenza della polvere hanno un contenuto più alto di fibre e di sali minerali. Hanno quindi un effetto antinfiammatorio e antiossidante superiore a quello del cacao. Inoltre, non contengono né caffeina né teobromina: questo fa della farina di carrube, ottenuta invece dalla macinazione dei frutti interi, un ottimo surrogato del cacao per chi non può assumere queste sostanze stimolanti.

Regolano la funzione intestinale

Le carrube sono in grado di regolare la funzione intestinale e sono indicate sia in caso di stitichezza che in caso di diarrea, a seconda di come le si consumano. Infatti, la farina di semi di carrube ha la proprietà di assorbire grandi quantità d’acqua, e questo la rende un efficace antidiarroico. Invece, la polpa di carruba,  grazie al contenuto di fibre e di pectine, è in grado di favorire il transito intestinale con un effetto blandamente lassativo.

Contrastano glicemia e colesterolo

Numerosi studi hanno dimostrato che i polisaccaridi presenti nelle carrube, in particolare le fibre contenute nella polpa e la gomma nei semi, sono efficaci nel contrastare l’ipercolesterolemia, riducendo i livelli di colesterolo nel sangue. Allo stesso modo, le fibre sono in grado di rallentare l’assorbimento degli zuccheri, favorendo la regolazione della glicemia, riducendo la fame e aumentando il senso di sazietà.

Aiutano stomaco e intestino

La farina di carruba, grazie alla presenza di fibre e di pectine, aiuta a proteggere le mucose sia dello stomaco che dell’intestino, svolgendo un’azione benefica nel trattamento dei disturbi digestivi, in particolare del reflusso gastroesofageo e del colon irritabile.

Controindicazioni delle carrube

Non esistono delle vere e proprie controindicazioni legate al consumo di carrube. Tuttavia, sebbene anche le reazione allergiche a questi frutti siano rare, è bene prestare attenzione nel caso in cui compaiano effetti collaterali associabili al loro consumo. In ogni caso e come per ogni altro alimento è bene evitare gli eccessi, soprattutto in considerazione del loro alto valore energetico, per cui andrebbero sempre inserite correttamente in una dieta bilanciata.

Carrube: come si mangiano? 

Le carrube, come già anticipato, possono essere consumate intere, in quanto ogni parte del legume è commestibile. I baccelli maturi, ad esempio, si possono gustare freschi, secchi oppure passati qualche minuto in forno.

carrube come si mangiano

Anna Fedorova_it/shutterstock.com

I semi, invece, sono molto duri e coriacei, difficili da masticare, perciò possono essere utilizzati solo dopo averli frantumati e ridotti in polvere, da cui si ricava la cosiddetta gomma o farina di semi di carruba. Questa polvere ha la caratteristica di essere un ottimo addensante, per cui trova largo impiego nell’industria alimentare e soprattutto dolciaria, dove viene utilizzata come additivo alimentare per la preparazione di gelati, budini, torte e biscotti. La farina di carrube che invece si ottiene dalla essiccazione e dalla frantumazione anche della polpa e dei baccelli, ha un sapore dolciastro che la rende perfetta sia come sostituto del cacao che come base per la preparazione di dolci senza glutine, al posto della tradizionale farina di grano, e senza aggiunta di zuccheri.

E voi conoscevate tutte le proprietà delle carrube? Come le consumate abitualmente?

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