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Allarme smog, stop alle auto inquinanti a Bologna

Da oggi fino a lunedì, dopo cinque giorni in cui le centraline di rilevamento hanno oltrepassato la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo

Dopo cinque giorni in cui le centraline di rilevamento distribuite a Bologna e provincia hanno oltrepassato la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo d’aria di polveri sottili (Pm 10), da domani il Comune e la Città metropolitana hanno deciso di indire lo stop alla circolazione fino a lunedì (compreso) per le auto considerate più inquinanti. In tutta l’area compresa tra il comune capoluogo gli undici comuni del circondario e in quelli con più di 30 mila abitanti, dalle 8,30 alle 18,30 non potranno circolare i ciclomotori euro 0 le auto a benzina fino all’euro 1 e i Diesel fino all’euro 4. Inoltre saranno vietati i camini a cielo aperto e il riscaldamento non dovrà superare i 19 gradi nelle case e i 17 nei laboratori artigiani.
Divieto anche di tenere accesi i motori durante la sosta e per lo spandimento dei liquami. Rispetto alle misure in vigore dal lunedì al venerdì dal primo ottobre al 31 marzo, la misura emergenziale più d’impatto è l’estensione del divieto ai Diesel fino all’Euro 4. In realtà, le centraline interne a Bologna non hanno superato il limite. A sforare sono state quelle della provincia, in particolare di Molinella-Capofiume e San Lazzaro ieri. Il fenomeno è spiegabile col fatto che più ci si inoltra nella pianura più i fenomeni di particolato secondario (le polveri che si formano in atmosfera a partire dagli ossidi di azoto e dalle parti organiche volatili sotto l’azione del sole) sono attivi. Prova ne è che nell’Emilia nord occidentale fino a Modena, le polveri sono risultate più copiose che a Bologna. Le Due Torri sono una zona spartiacque tra un’Emilia molto inquinata e una Romagna che risente meno del fenomeno

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