Paura in via Aniello Falcone: professionista pestato. E venerdì irruzione in un edificio: divelto citofono

Passa appena un giorno e un altro episodio inquietante turba le notti di via Aniello Falcone. Un gruppo di persone (secondo alcuni avrebbero avuto persino i volti travisati ma la circostanza non è confermata dalle forze dell’ordine) intorno alle 23,30 di venerdì si introduce nel palazzo dove vive il professionista. Urlano e picchiano con veemenza alle porte e suonano insistentemente ai campanelli degli appartamenti. Per fortuna nessuno apre e nessuno esce sui pianerottoli. I condomini restano barricati in casa in attesa dell’arrivo della polizia. Uomini, donne e bambini prigionieri nelle proprie abitazioni. Prima di fuggire per evitare di essere bloccati dalla polizia gli assalitori distruggono il citofono del palazzo. Anche in questo caso sarà la polizia ad accertare se quanto accaduto venerdì sia collegato all’aggressione subita dal professionista. Il raid nel palazzo, infatti, potrebbe essere una ritorsione alla protesta di alcuni residenti che, secondo un’altra ricostruzione, esasperati per il frastuono proveniente dalla strada e per la musica a tutto volume, avrebbero lanciato secchi d’acqua e, forse, delle uova dalle finestre.
Questo avrebbe scatenato la reazione del “popolo della movida”, storicamente molto calda nella strada panoramica con vista sul golfo. Su quanto avvenuto indaga il commissariato Vomero e a ieri non risultavano denunce formali.
Gli investigatori stanno visionando anche i filmati delle telecamere della zona e del palazzo, ma anche quelle dei baretti della strada, per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Le immagini potrebbero aiutare a individuare chi si è introdotto nell’edificio terrorizzando intere famiglie e chi ha distrutto il citofono. Da tempo la convivenza tra chi abita nella zona e i gestori degli esercizi in via Aniello Falcone è difficile. A fine giugno gli abitanti e gli aderenti al comitato “per la quiete pubblica” hanno anche organizzato un corteo notturno per denunciare le «notti trascorse in bianco a causa del caos». Durante quella protesta si registrarono anche momenti di tensione con i due schieramenti arrivati quasi a contatto. Furono costrette a intervenire le forze dell’ordine, munite di caschi e manganelli, per evitare che la situazione degenerasse.
Dopo questi ultimi episodi il clima è diventato di nuovo molto teso. I residenti, tra l’altro, accusano il Comune e il sindaco Luigi de Magistris, in qualità di responsabile della salute pubblica, di continuare a ignorare il problema documentato più volte con foto e video.La scorsa settimana, inoltre, i comitati civici hanno segnalato che nella zona tra via Aniello Falcone, via Kagoshima, via Belvedere sono avvenute una serie di rapine.