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Violenza sessuale su due quattordicenni al Collatino: condannati a 6 e 5 anni a Roma

Condannati a 6 anni di carcere Mario Seferovic e a 5 anni e sei mesi Bilomante Maikon Halilovic, i due ventenni accusati di violenza sessuale di gruppo(aggravata dalla minorata difesa) ai danni di due 14enni avvenuta il 10 maggio del 2017 in un boschetto nella zona del Collatino, periferia est di Roma.

Lo ha deciso il gup Maurizio Silvestri al termine del processo svolto con il rito abbreviato. Per i due il procuratore aggiunto Maria Monteleone aveva sollecitato una condanna a 10 anni. Il giudice ha inoltre disposto una misura di sicurezza di 1 anno a carico dei condannati da applicare al termine della pena. I due dovranno informare le autorità di pubblica sicurezza dei loro spostamenti.

Le due ragazzine avevano conosciuto uno dei due, Mario Seferovic, 21 anni, su un social network. Seferovic è stato arrestato il 3 novembre scorso insieme a Maicon Halilovic con l’accusa di aver stuprato e sequestrato le ragazze.

I condannati furono arrestati dai carabinieri alcuni mesi dopo il fatto, nel novembre dell’anno scorso. Le indagini portarono alla luce una azione che per il gip fu compiuta con “con estrema freddezza e determinazione” unite ad “una assoluta mancanza di scrupoli e a una non comune ferocia verso le vittime”.

In base a quanto accertato, inoltre, dopo la violenza Seferovic ha contattato “la madre di una delle ragazze, forse anche per appurare se le vittime avessero rispettato la consegna del silenzio”.  La denuncia fu presentata alcuni mesi dopo. Le ragazzine hanno raccontato agli inquirenti che Seferovic ha corteggiato una delle due, conosciuta su Facebook, per alcune settimane e poi le ha chiesto di uscire invitandola a portare anche una sua amica, assicurando che lui avrebbe fatto lo stesso.

All’appuntamento, fissato nel tardo pomeriggio del 10 maggio, la ragazza si è presentata con un’amica. Secondo quanto raccontato dalle due minorenni l’incubo sarebbe durato circa un’ora: legate ad un recinto con delle manette che avevano portato i due ragazzi, le giovani hanno dovuto subire le violenze. Al termine dello stupro furono gli stessi aggressori a lasciare andare le due minacciandole di non raccontare niente a nessuno.

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