Vaccini, il presidente di Farmindustria a Lecce: “Se fossimo cinici vorremmo un’Italia no vax”

Scaccabarozzi: “Per ogni singolo euro guadagnato in meno per vaccini non fatti le aziende guadagnerebbero 16 o 17 euro per i farmaci necessari per curare malati


LECCE – Nel dibattito sui vaccini c’è chi dice che “le aziende farmaceutiche sono ciniche”. Se così fosse, se pensassero soltanto a guadagnare, “allora vorrebbero una Italia no vax”, dice dalle Giornate del lavoro della Cgil, a Lecce, il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. E’ matematico, spiega: “Per ogni singolo euro guadagnato in meno per vaccini non fatti le aziende guadagnerebbero 16 o 17 euro per i farmaci necessari per curare malati” che con un vaccino non si sarebbero ammalati. Nessun “cinismo”, dunque. Le aziende farmaceutiche vogliono “democrazia e diritto alla buona salute per tutti e ovunque nel Paese. Di questo abbiamo bisogno”.

“La buona salute è un diritto con molti significati”, ha detto ancora Scaccabarozzi. “La ricerca e l’innovazione sono ‘buona salute’. Così come lo sono la sostenibilità del sistema, la crescita economica e la possibilità di offrire lavoro di qualità”. E poi: “Grazie anche alla ricerca farmaceutica abbiamo guadagnato, dagli anni Cinquanta, tre mesi in più ogni anno. Con costi dei farmaci per il servizio sanitario nazionale inferiori alle media europea”.

“L’industria farmaceutica in Italia è anche sinonimo di lavoro qualificato con il 90 per cento degli addetti laureati o diplomati”, ha proseguito il presidente di Farmindustria. Senza dimenticare che il 42 per cento degli addetti sono donne, spesso con ruoli di primo piano in posizioni strategiche. Quella farmaceutica è un’industria giovane, che negli ultimi due anni ha assunto soprattutto under 35 e quasi tutti con contratto indeterminato. Collaboratori che possono contare su servizi di welfare all’avanguardia. L’Italia del farmaco ha conquistato il primo posto in Europa per produzione industriale, superando la Germania. Successi che le imprese vogliono consolidare con una governance attrattiva per gli investimenti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto