EXITO STYLE

UN BRILLANTE CARICATURISTA PER 40 PERSONAGGI A “LO SPAZIO” CON DAVIDE NEBBIA. LA DANNATA GIORNATA STRESSANTE D’UN DIPENDENTE PRIVATO

Di Giancarlo Lungarini

Fino al 6 febbraio 2022 al Teatro Lo Spazio di Roma

L’APPLICAZIONE continua allo studio ed alla ricerca su tematiche importanti come la vita nello nell’Universo di altri esseri umani, la sconfitta del gas serra e l’uso delle macchine elettriche ed all’idrogeno per risparmiare sul petrolio, l’abolizione della data di scadenza sui prodotti alimentari fidandosi del gusto e dell’olfatto come propongono gli Inglesi, la creazione di posti di lavoro qualificati dall’apprendimento dei segreti della realtà virtuale ed informatica , come ogni sera spiega il geniale Marco Camisani Calzolari, a lungo andare provoca l’esaurimento mentale, mentre il mancato riposo per l’assenza del ricambio di personale con turni lunghi anche più di 24 ore in due giorni induce lo stress fisico alla maniera dell’infermiera che cadde sulla macchina da scrivere addormentata o quella che in Sardegna ha denunciato la casa di cura in cui lavora per non aver avuto rispettato il diritto al riposo spettatele. Tutto questo negli ospedali e nelle RSA o cliniche private è sovente successo in codesti due anni di “Lockdown” per malattia o morte del personale senza la possibilità del “turn over”. Abbiamo dunque l’esaurimento e lo stress a livello corporeo e razionale dell’individuo, al punto che nel concorso per l’assunzione di 1000 funzionari nella Pubblica Amministrazione il ministro “Topo Gigio” Brunetta ha previsto pure un test antistress per vedere in linea privilegiata chi resiste meglio alla fatica. Intanto su tale questione ha scritto un sarcastico testo l’americana Becky Mode che, sulle ali del successo conquistato a Broadway, giunge ora a Roma a “Lo Spazio” di via Locri con la regia di Antonia Di Francesco e l’interpretazione straordinaria del funambolico Davide Nebbia. Qui, però, non siamo in un ufficio od in un club sportivo con un elemento di spicco, che sovente s’infortunano proprio per gli eccessivi allenamenti con reazioni di rigetto o risentimenti muscolari, bensì in un ristorante di lusso dove la gente desidera tornare a bere e pasteggiare dopo essere stato troppo tempo rinchiuso in casa con crisi di convivenza anche tra le coppie più affiatate. Il protagonista è un giovane che, alla guisa di parecchi elementi come lui che non riescono a sfondare anche perché non solo talvolta non hanno il giusto talento ma per il fatto che in questo periodo l’attività teatrali sono ridotte per il contagio da pandemia ed in quanto i locali culturali minori non vogliono rischiare non rientrandoci con le spese, deve inventarsi un ‘occupazione alternativa e pertanto lavora al centralino desk d’un rigido seminterrato a cui telefonano personaggi celebri dei quali l’eclettico umorista ed imitatore Davide Nebbia in uno spettacolo della durata di 90 minuti si diverte a fare il verso e la parodia della voce con i vari gerghi e rumori fonetici tra uno squillo di telefono e l’altro, dialogando a più riprese con lo chef per sapere quali sfiziose ricette stia preparando. Siamo alla vigilia di Natale ed il cambio non viene a permettergli di distendersi un poi mentre la sua famiglia vorrebbe che andasse a casa per festeggiare con loro. Naturalmente se nessuno giunge non puoi abbandonare il posto di lavoro e poi tutti gli aristocratici e diversi VIP bramano andare a mangiare lì, quasi fosse uno di quei 4 stelle che il giornalista enogastronomico Paolo Marchi presenta con il suo invidiato cuoco e la prelibata sua ricetta preferita nel telegiornale satirico dell’emittente ammiraglia del gruppo Mediaset o ci trovassimo al concorso “Master Chef” con i titolati Vissani e Cracco che cacciano in malo modo quelli che non sanno soddisfarli nella preparazione delle pietanze ai fornelli. Se a questi nomi altisonanti aggiungete la clientela media ed i curiosi di siffatta cucina pubblicizzata vi renderete conto di come il forzato dipendente, che aspirerebbe a fare altro in teatro, non ne possa proprio più e sembra stia per avere un crollo nervoso, anche se questa congerie di persone che vuole un posto nel locale gli consente di sfoggiare la sua briosa capacità in una miriade di variegati e particolari prototipi con eccellenti caricature poliedriche. Nel campionario umano non manca nessuno: soggetti piuttosto discutibili dal punto di vista della fedina penale, portaborse, dame borghesi snob come quelle illuministe del Settecento e produttori, manager sportivi e culturali come Raiola, o Cipriani, Mignardi e F. Bonomo, ciascuno coniato con il suo tono elevato di rango e rispetto. Alla fine finalmente può staccare, avendo superato a pieni voti l’implicito provino attoriale e meritando pertanto un contratto a teatro, facendo trionfare per una volta a tarda ora i valori domestici ovvero della “cellula primaria” e preannunciando al padre il suo arrivo, gli svela che lui è il migliore di tutti. A tutto c’è un limite e non si può sfruttare o manipolare il personale, i diritti dei lavoratori vanno osservati con i giusti ritmi e salari o stipendi altrimenti chi ci rimette è la medesima ditta od industria che ha una classe lavoratrice snervata, esausta, poco incentivata alla produzione non essendo gratificata e magari pure licenziata per la riduzione dei dipendenti moltiplicando l’ incombenze reciproche o portando il lavoro all’Est od in Asia per risparmiare ; sottoposta, come in questo caso, a turni stressanti perché gli altri non hanno lo stesso senso di responsabilità e si danno facilmente malati con la legge 104 od una serie di scuse, partendo dalla minima indisposizione. L’egoismo e la furbizia prevalgono in ogni settore! La sala de “ Lo Spazio” era gremita all’inverosimile e s’è veramente divertita con una sana goliardia salace e frizzante di risate dopo una laboriosa settimana di studio od impiego faticoso nella metropoli, caratterizzata dal ritorno al Quirinale per altri 7 anni dell’onesto ed ammirato per la sua saggezza giuridica innestata in nobili virtù d’ animo del presidente Sergio Mattarella, che ha riscosso il secondo numero di voti dopo quello dell’indimenticato partigiano Pertini identificato con la sua pipa e la gioia a braccia alzate per i mondiali di calcio vinti nel’82 a Madrid contro la Germania. Peccato che il simpatico ed apprezzato Davide Nebbia abbia avuto solo il normale periodo di programmazione dal giovedì alla domenica per mettersi in mostra con tutte le sue doti vocali e recitative, curato con perfetta linearità stilistica dalla regista A. Di Francesco. Nella seconda metà del mese Annalisa Favetti si cimenterà nella straordinaria riproposizione di Lady D., che adesso chissà come ha visto da lassù la divisione e lite dei suoi due figli dopo il tradimento del principe consorte Carlo con Camilla. A proposito, auguri alla regina Elisabetta II per le sue nozze di platino con il Regno albionico del Leone giallo, venuto purtroppo meno il principe quasi centenario Filippo d’Edimburgo.

Giancarlo Lungarini

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