
Nei confronti di Marfisi il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, che ha coordinato l’inchiesta, ha chiesto il processo con il giudizio immediato, un rito permette di saltare l’udienza preliminare quando la vi è evidenza della prova e l’indagato è stato interrogato. Per l’accusa fu un duplice omicidio premeditato, giunto a maturazione il giorno prima quando, in occasione del compleanno della moglie, incontrandola in un bar, quest’ultima si era rifiutata di accettare gli auguri di compleanno dal marito, al quale aveva detto di voler stare da sola con la sua amante e nuova compagna, con la quale aveva avuto un rapporto sessuale proprio per festeggiare il compleanno. Una risposta, questa, che potrebbe aver fatto scattare l’ira incontrollata di Marfisi, deriso in città per quella relazione della moglie. E che forse quel giorno voleva solo spaventarla.