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Trump incontra Conte: gli Usa riconoscono la leadership italiana in Libia

Il premier italiano ottiene garanzie sui dazi sull’agroalimentare. Il presidente americano: “Italia ok su confini e immigrazione. L’Europa dovrebbe seguire l’esempio di Roma”
ROMA –  “Io e Conte siamo entrambi due outsider della politica”, annuncia il presidente americano Donald Trump. “Siamo due governi del cambiamento, tante cose ci uniscono”, gli fa eco il presidente del Consiglio italiano. Hanno appena finito l’incontro bilaterale alla Casa Bianca e si presentano davanti ai giornalisti per illustrare questo ampio accordo politico ed economico È nata un’amicizia dicono. Sbocciata al G7 e consolidatasi durante alcune telefonate.
E così, prima uno e poi l’altro, annunciano che adesso prendono in mano la situazione libica. “Riconosciamo il ruolo di leadership dell’Italia nell’Africa del Nord”, dice l’inquilino della Casa Bianca. “Da oggi avremo una cabina di regia permanente Italia-Usa nel Mediterraneo allargato. – fa eco Conte – “Gli Usa riconoscono il ruolo di leadership dell’Italia in particolare in Libia”. Il presidente del Consiglio italiano spiega che l’intesa servirà a stabilizzare il paese africano per portarlo in una situazione più tranquilla alle prossime elezioni politiche. Per cercare di centrare l’obiettivo Italie e Usa organizzeranno una conferenza internazionale sulla Libia.
Trump e Conte poi la pensano allo stesso modo sull’emigrazione. Il presidente americano parla del suo muro sul confine messicano e si lancia in grandi elogi delle politiche italiane in materia di migrati. “Ammiro Conte per la sua leadership coraggiosa e spero che tutti i leader mondiali seguano l’esempio dell’Italia”.

Usa, Trump incontra Conte: “Sui migranti la Ue segua la linea dell’Italia”

Prima di iniziare l’incontro aveva detto che “Conte è un uomo che sta facendo un lavoro fantastico. Sono molto d’accordo con quello che state facendo sull’immigrazione legale e illegale. Anche altri paesi europei dovrebbero fare altrettanto”, aveva aggiunto il presidente degli Stati Uniti”. Anche se, frenando un po’ aveva specificato: “Alcuni paesi hanno preso questa posizione un po’ di tempo fa e stanno facendo molto meglio”.
La coppia ha parlato anche di dazi e alla fine il governo italiano ha fatto filtrare ottimismo perché non ci dovrebbero essere minacce immediate per l’agroalimentare italiano. Quello che si voleva ottenere. E alla fine si esprime soddisfazione perché il discorso prosegue sulla base dell’accordo raggiunto da Trump e Juncker. Anche se nell’aria aleggia l’avvertimento americano che l’Italia ha 31 miliardi di dollari di avanzo negli scambi commerciali.
“Dobbiamo rimettere a posto le cose”, dice Trump. Ma assicura che lo si farà discutendo con l’amico Giuseppe. Amico che si sente dire volte che “le sanzioni alla Russia resteranno”. E per non perdere punti, Conte, pensando a casa, ribadisce che “le sanzioni non possono essere tolte da un giorno all’altro” e ribadisce le preoccupazioni italiane per i possibili danni che riceve la nostra economia.
Infine, si parla di Iran, Trump è pronto ad incontrare i vertici iraniani senza condizioni, e i due sono d’accordo sul fatto che Teheran” non deve avere mai armi nucleari”. E naturalmente si entra anche nel merito del Tap, il gasdotto pugliese che tanti grattacapi dà il governo italiano. Il presidente americano lo vuole competitivo e concluso. Conte replica che lo considera strategico. Ma che deve fare anche i conti con le comunità locali.

Usa, Conte dopo l’incontro: “Noi e Trump governi del cambiamento”

Matteo Renzi commenta malevolo, pensando ad Alessandro Di Battista: “Conte dirà sì al Tap a Trump: forse domani qualche parlamentare dirà no dal Guatemala”. Ultimo capitolo gli F35: Trump si dice soddisfatto del fatto che l’Italia sta comprando molti aerei americani. Conte replica cauto che sugli F35 “vogliamo valutare in modo responsabile questo processo e c’è già in corso un ordine che è stato fatto molto prima. Vedremo il processo in modo trasparente con l’amministrazione Usa “.

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