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«Theateconsult cassaforte per pagare le tangenti»

Le conversazioni ambientali nell’ufficio del capo del depuratore De Luca Sotto accusa le consulenze ad Angeloni e lui al telefono si vanta: scelgo io l’assessore
CHIETI. «Ti ripeto, Theateconsult è la cassaforte per pagare le tangenti». A dirlo, in un’intercettazione ambientale carpita in un ufficio del Consorzio di bonifica Centro, è Andrea De Luca. L’allora responsabile ecologico del depuratore di Chieti Scalo, finito anche agli arresti domiciliari, parla a ruota libera con un dipendente addetto al laboratorio analisi: parla di una vasca di espansione costruita soltanto perché «è una cosa politica», di consulenze da 85 mila euro «per scrivere quattro pagine di un giornaletto» e del «metodo» per finanziare la politica.
La vasca «inutile». Dell’indagine sul Consorzio di bonifica con 10 indagati, affidata ai carabinieri forestali di Pescara e Chieti, fa parte anche un rapporto inviato alla procura dell’Aquila in cui si afferma che «la realizzazione di una vasca di denitrificazione», considerata «inutile» dagli investigatori, sarebbe stata «un favore». Secondo i carabinieri forestali, l’«inutilità» della vasca emerge anche da un’intercettazione: «Io mo vedo quell’affare giallo, quello mi piacerebbe tanto a metterci una tavola di legno con un bel trampolino. Già questo avrebbe una sua efficienza ’sta vasca», dice De Luca. «Una piscina simil comunale», propone scherzando l’interlocutore. E De Luca prosegue: «Avrebbe una sua efficienza, almeno con questo caldo, sai com’è? Un bel tuffo… almeno è servito a qualcosa».
Theateconsult. Dalle intercettazioni spunta anche la Theateconsult, società in cui risulta come socio minoritario Giustino Angeloni, l’ingegnere ed ex presidente del Chieti indagato. Secondo gli accertamenti degli investigatori, la Teatheconsult avrebbe avuto circa 240 mila euro di consulenze dal Consorzio di bonifica tra 2014 e 2015: «Le consulenze della Theateconsult», dice l’informativa, «mascherano la dazione elargita da Roberto Roberti (ex presidente del Consorzio di bonifica, ndr) a Giustino Angeloni al fine di ricompensarlo per la sua attività di intermediazione con il sindaco di Chieti Umberto Di Primio (non indagato, ndr) per favorire la sottoscrizione della convenzione per la gestione del servizio della depurazione di Chieti».
«L’assessore». Nelle intercettazioni tra Roberti e Angeloni si parla del Comune, ente che avrebbe dovuto dare il via libera all’affidamento ventennale del depuratore proprio al Consorzio di bonifica: «Sto vedendo di stabilirlo io chi fa l’assessore all’Ambiente e quindi…», dice Angeloni. Un’affermazione che fa sorridere Roberti: «Allora dovevano far fare il sindaco a te se dici che decidi tu chi fa l’assessore all’Ambiente», dice. In un’altra intercettazione, Roberti rivela l’importanza di Angeloni: «I soldi al Comune se li abbiamo avuti, li abbiamo grazie ad Angeloni che sia il direttore sia De Luca di fronte al Comune contano zero». (p.l.)

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