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Teatro tenda di Borgo Venusio: Il consiglio comunale di Matera nega l’autorizzazione alla variante urbanistica


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Il Consiglio comunale di Matera nella seduta del 20 febbraio ha negato l’autorizzazione alla variante urbanistica che avrebbe consentito di costruire un Teatro tenda in un’area agricola a ridosso di Borgo Venusio.

La vicenda era iniziata nel 2018 allorquando un’impresa, poco dopo aver acquistato dal Comune l’area, aveva presentato la richiesta di variante. La Giunta all’epoca riconobbe l’interesse pubblico alla realizzazione urgente di un teatro che, secondo la stessa Giunta, avrebbe consentito di ospitare le manifestazioni previste in occasione di “Matera Capitale europea della cultura per il 2019”. Il procedimento andò avanti in sede di conferenza di servizi ma il precedente Consiglio comunale, cui spettava l’ultima parola sulla variante, dopo aver esaminato la proposta, decise di non deliberare in attesa di ulteriori approfondimenti.

Il 28 dicembre 2020 il Tar Basilicata, cui gli imprenditori si erano rivolti per impugnare il silenzio inadempimento dell’Amministrazione ed ottenere la condanna del Comune all’adozione di un provvedimento espresso, ha ordinato all’Ente di decidere sulla richiesta di variante ed ha stabilito che, in caso di ulteriore inerzia, dopo sessanta giorni avrebbe provveduto il Prefetto di Matera quale commissario ad acta.

Il nuovo Consiglio comunale non ha voluto rinunciare alle prerogative che la legge assegna all’assise cittadina ed ha voluto affrontare immediatamente la questione, per porre fine all’inadempimento originato nel 2019, fornire una risposta all’impresa ed evitare, così, che il potere comunale fosse, in via straordinaria, esercitato dal Prefetto.

Nella seduta del 20 febbraio, dopo un’articolata discussione, il Consiglio ha negato la variante urbanistica.

Il Sindaco Bennardi ha commentato così la vicenda:

“Con la delibera di oggi abbiamo voluto affermare con forza che un Consiglio comunale non può nascondersi dietro un dito o, peggio, trincerarsi dietro un silenzio. La legge prevede l’obbligo delle Amministrazioni di decidere con provvedimento espresso e motivato proprio perché i cittadini non possono rimanere vittime dell’inerzia, dell’inefficienza o semplicemente della mancanza di coraggio di un’Amministrazione. Oggi questo Consiglio comunale ha mostrato coraggio ed ha affrontato a viso aperto la questione, senza lasciare la ‘patata bollente’ al Prefetto che tra qualche giorno sarebbe intervenuto come commissario ad acta. Si è osservato anzitutto che il suolo in questione è un suolo agricolo, comprato come suolo agricolo ed al prezzo di un suolo agricolo da un’impresa che, dopo pochi mesi, ha chiesto la variante. Il Consiglio ha ritenuto che siano oggi venute meno quelle ragioni di urgenza e di straordinarietà che avevano indotto la precedente Giunta a dichiarare nel 2018 l’interesse pubblico alla costruzione di un teatro tenda a Borgo Venusio. In proposito ricordo che dopo il 2018 non solo è stata inaugurata la Cava del Sole ma è stato anche acquisito il Teatro Duni. D’altra parte, è evidente che nel 2021 non si può ritenere ancora sussistente ed attuale l’interesse pubblico alla realizzazione di un teatro che, in ipotesi, avrebbe dovuto ospitare gli eventi per ‘Matera 2019’. Il Consiglio comunale ha anche rilevato che l’area in questione presenta un particolare pregio paesaggistico anche in considerazione della vicinanza ad un Borgo che è stato un vero e proprio laboratorio di urbanistica alla metà del secolo scorso. Nelle mie linee programmatiche di mandato avevo preannunciato una particolare attenzione al consumo di nuovo suolo (da evitare quando si possa recuperare e rigenerare l’esistente), alla tutela dell’ambiente, del paesaggio rurale e del patrimonio culturale. La decisione del Consiglio di oggi è coerente con tali linee programmatiche e blocca un’operazione che avrebbe inferto un’altra ferita ad un territorio fragile ed unico come quello che circonda Borgo Venusio. Ovviamente ci spiace per le aspettative degli imprenditori che sono rimaste frustrate, ma certamente ciò non è dipeso da noi. Voglio rassicurare, però, il mondo economico e produttivo. Questa non è e non sarà l’amministrazione dei ‘no’ ad ogni iniziativa imprenditoriale. Siamo, anzi, pronti a fornire il massimo supporto a progetti che sappiano coniugare le necessarie esigenze di sviluppo e di profitto con la tutela dell’ordinato assetto del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. Il richiamo allo ‘sviluppo sostenibile’ non può essere solo uno slogan, ma deve diventare nei fatti un principio giuridico che possa ispirare, come in questo caso, le scelte dell’Amministrazione”.

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