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Roma, roghi tossici: arrestate a Capannelle quattro persone

L’accusa ipotizzata è gestione e combustione illecita di rifiuti. In un’altra operazione dei carabinieri altre tre sono state denunciate

L’accusa ipotizzata è gestione e combustione illecita di rifiuti. Per questo quattro persone, sorprese dai carabinieri mentre bruciavano scarti di lavorazione e materiali impregnati di vernici per i quali, la normativa sull’ambiente prevede specifiche modalità di smaltimento, per la tutela della salute pubblica, sono state arrestate.  In più i militari hanno denunciato anche tre persone in un’altra operazione sempre a tutela dell’ambiente.
I carabinieri della stazione Appia sono intervenuti prima in via Lucrezia Romana, in un’area verde di un’azienda produttrice di materiale scenografico, arrestando il titolare, un romano di 49 anni, e due dipendenti, cittadini romeni di 40 e 23 anni. Poi in via Fratelli Marchetti, in un’area di pertinenza di una ditta produttrice di infissi, i carabinieri hanno arrestato in flagranza un operaio, 22enne di origini romene, e denunciato i tre amministratori della società. Per tutti l’accusa è di gestione e combustione illecita di rifiuti. Le due aree sono stata sequestrate, mentre gli arrestati sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo. Gli arresti si aggiungono ai due effettuati a settembre, assieme a sei denunce, sempre nei pressi dell’area del parco archeologico dell’Appia Antica e della zona industriale della circonvallazione orientale a Lucrezia Romana, dove  i residenti e i comitati di quartiere avevano manifestato ai carabinieri lamentele e preoccupazioni per i fumi.

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