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Roma, donna violentata davanti al Viminale, arrestato un 37enne

Fermato ieri, è stato interrogato fino a notte fonda negli uffici della questura. L’uomo, un romeno, individuato grazie alle telecamere e all’identikit


È stato arrestato nella notte l’uomo responsabile dello stupro e dell’aggressione ai danni di una donna di 54 anni avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì scorso sui tavolini di un bar in piazza del Viminale, a due passi dal ministero dell’Interno. Si tratta di un romeno di 37 anni, si chiama Suli Damian Danut.

Sottoposto a fermo ieri, è stato a lungo interrogato dagli agenti della squadra mobile diretta da Luigi Silipo e dai pm titolari del caso, Stefano Pizza insieme all’aggiunto Maria Monteleone. Nella notte, poi, intorno alle due il fermo.

Quattro giorni fa la donna, una badante italiana di 54 anni, di origini sarde ma residente a Roma da molti anni, si era presentata al posto di blocco del dicastero intorno alle tre di notte piena di contusioni e con una vistosa emorragia. Immediatamente soccorsa, era stata trasportata all’ospedale San Giovanni dove i primi accertamenti avevano confermato lesioni compatibili con una violenza sessuale.

Dapprima confusa e sotto shock, in mattinata la 54enne, che farebbe volontariato con i migranti, aveva raccontato agli investigatori della squadra mobile la sua versione dei fatti. Aveva conosciuto l’uomo, che aveva detto essere probabilmente un nordafricano, il giorno prima alla stazione Termini e si erano dati appuntamento per quella sera.

“Aveva fame – avrebbe detto agli agenti la donna che accudisce un’anziana che vive in quella stessa zona – e così ho pensato di offrigli da mangiare” . A quel punto i racconti si fanno confusi: la vittima dice di non ricordare bene l’accaduto, sa solo di essere stata stretta in un angolo dall’uomo che non solo ha abusato di lei, ma che, andandosene con tutta calma, le ha anche rubato il portafogli”.

Nonostante quella sia una piazza trafficata, ha spiegato la vittima, nessuno ha visto nulla perché a nasconderli c’erano gli ombrelloni del dehors del bar. La 54enne aveva anche fornito un identikit dell’aggressore.

Erano  così partite le ricerche, coordinate dalla procura di Roma: gli investigatori della squadra mobile hanno immediatamente iniziato a vagliare anche le immagini delle tante telecamere a circuito chiuso che sorvegliano la zona.

E ieri dopo ore di caccia all’uomo, il cerchio si era stretto intorno a due sospetti. Uno dei due, quello su cui convergevano più indizi, era stato intercettato dalle forze dell’ordine ed era stato fermato e interrogato fino a notte fonda negli uffici di via San Vitale. E infine, nella notte, l’arresto.

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