Secondo Il Messaggero il regista di «Notte prima degli esami» avrebbe avviato trattative legali con le sue accusatrici. Immediata la risposta di Brizzi: «Mai rapporti non consenzienti»
Botta e risposta tra Il Messaggero e Fausto Brizzi. È di questa mattina l’articolo del quotidiano romano che annuncia come il nome del «regista quarantenne» accusato di molestie durante la trasmissione delle Iene del 22 ottobre da alcune attrici italiane, potrebbe essere quello di Fausto Brizzi, e che in tal senso, il regista avrebbe avviato trattative in sede civile con le sue accusatrici per trovare un accordo economico.
Immediata la risposta del regista di «Notte prima degli esami», che dichiara: «Ho appreso con grande sconcerto dagli articoli apparsi sulle pagine di alcuni quotidiani dell’esistenza di ipotetiche segnalazioni di molestie fatte da persone di cui non viene precisata l’identità.
Posso solo affermare, con serenità e sin da ora, che mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi». «Per questo – continua – escludo categoricamente di aver conferito mandato legale per trattare il risarcimento del danno in favore di presunte vittime».
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COME ERA ANDATA
Giorgia Ferrero, Serena Bruni, Tea Falco, Alessandra Ventimiglia durante la puntata delle Iene el 22 ottobre, avevano raccontato di aver subito molestie e violenze durante i provini dei suoi film, riferendole a «Un regista romano sui 40 anni che ha fatto diversi film, anche commedie, alcuni di grande successo», e descrivendolo come «un regista napoletano che ha diretto molti film e vinto tanti premi» e anche «uomo di cinema, che ha all’attivo circa 30 film come regista e altrettanti come sceneggiatore. Il nome di Fausto Brizzi era girato subito sui social e nell’ambiente ma ogni accusa era stata respinta dai canali ufficiali e dall’avvocato del regista.
Nelle settimane seguite alla trasmissione il settimanale Oggi aveva riferito dellacrisi del regista con la moglie Claudia Zanella (da cui il regista ha avuto una figlia nel 2006) successiva a una rivelazione che li avrebbe allontanati, mentre è sempre successiva alla trasmissione la notizia che il regista ha lasciato la società di produzione cinematografica Wildside, fondata dallo stesso Brizzi nel 2009 con Marco Martani, Mario Gianani, Lorenzo Mieli, Saverio Costanzo.
