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Rai, Vigilanza ripropone Foa presidente. Forza Italia si astiene

Manovre in corso per far tornare in pista il giornalista sovranista. Approvata la risoluzione per un nuovo voto. Il Pd insorge: “Perché dovremmo rivalutare un nome già bocciato, qual è l’offerta ricevuta da Forza Italia?”. La replica dell’azzurro Mulè: “Nessun mercimonio”


È partito il grande minuetto per il ritorno in campo di Marcello Foa, dopo l’intesa Berlusconi-Salvini. La maggioranza gialloverde è riuscita a far approvare la risoluzione che prevede un nuovo voto sul nome del giornalista sovranista. E Forza Italia si è astenuta. Contrari Pd, LeU e Pier Ferdinando Casini
LE SCINTILLE IN COMMISSIONE
La commissione parlamentare di Vigilanza si è riunita questa mattina alle otto e subito è stata presentata la risoluzione M5S-Lega che chiede di ridare al cda Rai la possibilità di riproporre il nome di Marcello Foa. Il presidente della commissione, il forzista Alberto Barachini, ha detto: “Ritengo che non ci siano profili tali da mettere in dubbio l’ammissibilità della mozione di maggioranza, alla luce dei pareri riportati. Ho ricevuto una lettera del collega Mulè in cui si chiede che la commissione prima di votare il parere sul componente del Cda Rai che sarà designato presidente si proceda alla sua audizione”. La maggioranza insomma ha tentato di mettere al riparo i consiglieri dai ricorsi già annunciati da Pd e Usigrai, che hanno raccolto pareri legali per dimostrare che – far rivotare il giornalista dopo che è stato bocciato dal Parlamento – sarebbe una violazione della volontà degli elettori.
“Qual è questa l’offerta che non si può rifiutare per cui i colleghi di Forza Italia devono rivalutare un nome già bocciato?”, ha detto Antonello Giacomelli, parlamentare Pd, intervenendo in Vigilanza sulla mozione di maggioranza. E a proposito della richiesta del parlamentare di Forza Italia Giorgio Mulè, Giacomelli ha aggiunto: “Almeno risparmiamoci l’audizione di Foa”. Sempre per il Pd è intervenuto Francesco Verducci, il quale ha parlato di “mercimonio” sulla nomina di Foa.

La replica irritata del forzista Giorgio Mulè ai sospetti arriva a stretto giro: “Non solo non c’è stato alcun mercimonio, non è neppure consentito di lordare con parole come ‘inciucio’ o ‘mercimonio’ il percorso fin qui seguito. Quale che sia il presidente che il Cda nominerà – che sia Foa o Laganà o chicchessia – è fatto obbligo alla Vigilanza formarsi un giudizio sulla persona che ricoprirà quella carica”.

Un altro siparietto c’è stato fra Daniela Santanché (Fdi) e Davide Faraone(Pd), con la parlamentare che provocatoriamente ha osservato: “Nel Pd ora sono tutte vergini”, e ha parlato di occupazione “militare” della Rai da parte dell’ex premier Matteo Renzi.

LA MOSSA FINALE LA PROSSIMA SETTIMANA
Dopo un’interruzione in tarda mattinata, la seduta della Vigilanza è ripresa nel pomeriggio proprio per esprimersi sulla mozione di Lega e 5Stelle che chiedeva di procedere “senza indugio” alla nomina del nuovo presidente “senza limitazioni” ai nomi dei consiglieri, eccezion fatta per l’amministratore delegato. Ed è arrivato il sì. Primo passo per il via libera a Foa.

Rai, Vigilanza ripropone Foa presidente. Forza Italia si astiene

Marcello Foa

“È incredibile che la trattativa tra Salvini e Berlusconi, che ha portato al rovesciamento di posizioni di Fi, e certo non in cambio di nulla, si sia svolta senza un fiato e con la complicità dell’M5S”, dice Loredana De Petris, del Gruppo misto. “Eppure è quello stesso M5S che tuonava contro il conflitto di interessi”. La commissione tornerà a riunirsi, probabilmente all’inizio della prossima settimana, per il via libera, definitivo, al nuovo presidente dell’azienda di viale Mazzini. “Siamo soddisfatti per una risoluzione che ristabilisce la verità dei fatti sulla nomina della presidenza Rai dopo le inopportune pressioni o inibizioni soprattutto da parte del Pd. La Lega non vuole ingerenze nel lavoro del Cda. Valutiamo la figura di Marcello Foa come libera e di stimato professionista e siamo certi lavorerà per un pluralismo dell’informazione di qualità”, ha detto Massimiliano Capitanio, segretario della commissione di vigilanza Rai. Intanto domani il suggello dell’operazione con il vertice di centrodestra a Palazzo Grazioli.

“Sul futuro della #rai e sui suoi assetti di potere in arrivo nuovo asse Berlusconi-Salvini-Grillo. Caro Di Maio che fine hanno fatto le vostre battaglie contro il conflitto di interesse?”. ha scritto su Twitter il coordinatore nazionale di Mdp, deputato di Liberi e Uguali, Roberto Speranza. “Di Maio sarà il nuovo ospite fisso alle cene di Arcore. M5S, Lega e Forza italia, riproporranno come presidente Rai Marcello Foa. Un presidente di parte, abituato ad insultare anche il Capo dello Stato. Ve le ricordate le parole di Fico sul servizio pubblico? Pd farà ricorso”, annuncia il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, su Twitter.

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