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Omicidio Sarah Scazzi, riformata la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Taranto


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La sezione distaccata di Taranto della Corte d’Appello di Lecce ha riformato la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Taranto del 21 gennaio 2020, sancendo il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di 8 imputati, tra cui Michele Misseri (lo zio di Sarah, condannato nel processo principale in via definitiva a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere), che era stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione a rispondeva di autocalunnia perché si accusò dell’omicidio di Sarah. E’ scattata la prescrizione anche per Ivano Russo, il giovane di Avetrana che sarebbe stato conteso da Sabrina Misseri (condannata con sentenza passata in giudicato all’ergastolo per l’omicidio con sua madre Cosima Serrano) e la cugina Sarah; Russo, in primo grado, aveva rimediato la pena più alta – 5 anni di reclusione – per le ipotesi di false informazioni al pm e falsa testimonianza alla Corte d’Assise. Prescrizione pure per Alessio Pisello, uno degli amici di comitiva di Sarah e Sabrina, accusato di falsa testimonianza (3 anni in primo grado), per la mamma di Ivano, Elena Baldari (3 anni), per Maurizio Misseri, nipote di Michele (3 anni), per Anna Lucia Pichierri, moglie di Carmine Misseri (3 anni), per Claudio Russo, fratello di Ivano (2 anni e sei mesi). Salvatora Serrano (sorella di Concetta, mamma di Sarah, e Cosima), condannata a 3 anni e mezzo in primo grado, è stata assolta perché il fatto non sussiste in relazione all’episodio delle presunte molestie attribuite a Michele Misseri e ha beneficiato della prescrizione per un residuo episodio del 17 aprile 2012. Assolti anche Giuseppe Serrano (3 anni e 6 mesi in primo grado), Anna Scredo, cognata del fioraio Giovanni Buccolieri, l’uomo che avrebbe assistito al sequestro di Sarah da parte di Cosima e Sabrina, poi derubricato in aula a un semplice sogno (3 anni), e Giuseppe Augusto Olivieri (3 anni e 2 mesi).

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